Festa della bandiera, un incontro dal titolo “S. Stefano e il tricolore”
Lunedì 29 agosto si è tenuto, presso la Piazza D. Romeo di S. Stefano in Aspromonte, in occasione della XII festa della bandiera, un incontro dal titolo “S. Stefano e il tricolore”.
La manifestazione, organizzata dalla Consulta Giovanile con il contributo del Comune di S. Stefano e dal Parco Nazionale dell’Aspromonte, come ormai da tradizione, ha voluto dare risonanza al ruolo del Comune aspromontano sul risorgimento italiano.
In una cerimonia dove il ricordo delle vittime del terremoto l’ha fatta da padrone, dopo i saluti del Sindaco, Francesco Malara, e del presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, ad entrare nel cuore della discussione sono stati, rispettivamente, la dottoressa Domenica Musolino e il prof. Elio D’Agostino, i quali hanno fatto rivivere l’importanza dei moti risorgimentali che hanno creato l’unità nazionale ed il grande contributo dato dai cittadini stefaniti, il cui simbolo è proprio il tricolore italiano, che è diventato un monumento posto al centro della Piazza cittadina e rappresenta quanto verificatosi proprio in quel punto il 29 agosto 1847, quando per la prima volta fu esposto il tricolore quale simbolo di unità nazionale, ed a sventolarlo era un piccolo esercito riunitosi a S. Stefano in Aspromonte guidato dai fratelli Romeo poi assurti agli onori nazionali quali grandi Patrioti e fedelissimi di Garibaldi e delle idee Mazziniane.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, che ha ricordato come nei momenti drastici gli italiani si ritrovano sempre sotto il segno dell’unità della bandiera, prendendo l’esempio della solidarietà vista in questi giorni.
Inoltre si è impegnato pubblicamente di inserire la storia del risorgimento vissuto a S. Stefano nel rilancio del polo culturale del Consiglio regionale e soprattutto di proporre una legge che individui alcuni tra i fatti storici più importanti della stessa regione, regolamentarli e prevedere un impegno di spesa in modo farli conoscere all’intera Nazione, tra questi rientra certamente di diritto il contributo dato dagli stefaniti al risorgimento e quindi all’unità d’Italia.
Grande e composta è stata la partecipazione della cittadinanza che, oltre al dibattito, per tutto il pomeriggio, ha potuto gustarsi la marcia e le sinfonie della fanfara dei Bersaglieri “Maggiore Maresciallo Grazia” sez. Cava dé Tirreni, preceduto dalla cerimonia dell’alza bandiera con il picchetto d’onore curato dai Carabinieri di S. Stefano e conclusesi con “Il silenzio” in onore delle vittime del terremoto del Reatino.
Al Termine della manifestazione si è tenuta una degustazione delle eccellenze gastronomiche locali allestita dagli chef del ristorante “Le fate dei fiori”. Euforico per il successo dell’iniziativa il Sindaco Malara il quale al termine ha dichiarato: “Si è trattata di una festa a cui l’intera comunità stefanita ha partecipato con entusiasmo, felice di dimostrare che un piccolo ma grande paese di montagna rappresentativo dell'intero Aspromonte riesca ad ergersi a simbolo dell’unita nazionale a dimostrazione che anche e forse ancor di più nei borghi interni, quando si sanno creare le condizioni sociali e culturali, si riesce ad esprimere dei valori di rilievo nazionale”.