Lo Sprar di Gioiosa ha incontrato il Vice Presidente della Commissione Europea
Si è svolto lo scorso 1 settembre a Siracusa, nella caratteristica cornice del Teatro greco, l’incontro con Frans Timmermans, Primo Vice Presidente della Commissione europea. Tema dell’incontro l’Europa, le migrazioni e i rifugiati.
Il format utilizzato è stato quello del confronto, un vero e proprio dialogo aperto tra il Vice Presidente e tutti i presenti. Timmermans, difatti, ha risposta ad ogni singola domanda postagli mantenendo un atteggiamento fraterno nei confronti del pubblico. Uno scambio diretto, che non ha lasciato spazio a lunghi monologhi, ma a risposte chiare ed esaustive.
Tra le domande avanzate al vicepresidente, emergenziale è apparso l’arrivo di numerosi minori non accompagnati, verso i quali si ha una responsabilità non indifferente, in quanto trattasi di bambini e ragazzi, ancor prima che stranieri.
Spazio è stato dato a riflessioni che hanno riguardato la presenza della Turchia all’interno dell’UE, all’importanza di un impiego lavorativo per gli immigrati. Un’altra ricca soddisfazione arriva per Alessandra Tuzza dello Europe Direct di Gioiosa Ionica e per una rappresentanza del progetto Sprar di Gioiosa Ionica lì presente, la quale anch’essa, in seguito al suo esempio dell’ottima riuscita dell’accoglienza di paesi come Gioiosa Ionica e Riace e alla ripopolazione delle aree rurali, viene invitata a stringere la mano al Vice Presidente direttamente sul palco ed esortata dallo stesso a pubblicizzare, insieme, il lavoro svolto dalle due cittadine.
La serata è stata moderata dal giornalista Beppe Severgnini, il quale ha ben saputo destreggiarsi tra Timmermans e il pubblico. Ad inaugurare e chiudere la serata, l’esibizione di un coro del luogo che accolto il Vice Presidente intonando l’Inno d’Italia e l’Inno alla Gioia e lo ha salutato con il canto popolare siciliano Ciuri Ciuri. I partecipanti si definiscono soddisfatti dell’incontro con Timmermans, il quale ha ben saputo sostenere un dialogo alla pari coi presenti, eliminando ogni forma di verticalità comunicativa.