Emergenza migranti: oltre duemila in Calabria, 705 a Crotone: anche 8 salme

Crotone Cronaca

Un tragico giorno di un’emergenza senza fine quello di ieri, martedì 6 settembre: più di 20 le operazioni di soccorso eseguite da un imponente impianto navale che ha visto coinvolti dalle Capitanerie di Porto alla Marina Militare italiana, passando per i mezzi europei e le organizzazioni umanitarie di stanza nel Mediterraneo, e che ha portato al salvataggio di oltre 2700 migranti nelle acque del canale di Sicilia.

Quattro piccole imbarcazioni e diciannove gommoni stracolmi di anime con uno di quest’ultimi ribaltatosi per il carico eccesivo: il triste bilancio è di 16 immigrati annegati ed i cui corpi sono stati già sbarcati sulle coste italiane.

Così come sono stati accolti nello scalo di Crotone, poco dopo mezzogiorno di oggi, altri 8 cadaveri di altrettanti “disperati”, di cui sette donne ed un uomo.

Dunque, si inserisce in questo quadro fosco l’ennesimo sbarco di stamani nel porto pitagorico, dove a bordo del “Borsini”, un pattugliatore della Marina, sono arrivati altri 705 degli immigrati salvati nel mediterraneo. Tra di essi anche mezza dozzina di donne incinte e molti giovani, tutti di etnia sub-sahariana, di cui 4 minori.

Una volta sulla banchina i migranti sono stati trasferiti momentaneamente nel Cda Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto dove saranno avviate le operazioni di identificazione propedeutiche al loro trasferimento in base al piano stabilito dal Ministero dell’Interno.

Tra i migranti, 234 presentavano segni di scabbia. E’ stata subito avviata la procedura di foto segnalamento presso il CARA di Isola di Capo Rizzuto, in qualità di Hub regionale.

All’esito delle operazioni, 45 extracomunitari saranno trasferiti in altre regioni d’Italia, secondo il seguente piano di riparto: 150 in Lombardia; 100 in Emilia Romagna; 50 rispettivamente in Liguria, Molise, Piemonte e Veneto. Altre 200 persone saranno trasferite dal prossimo sabato, secondo il seguente piano di riparto: 100 in Toscana; 50 rispettivamente in Basilicata e Umbria.

È questo il quarto sbarco in Calabria nei soli ultimi cinque giorni, con un bilancio complessivo che supera le duemila persone accolte nei vari centri della regione: 119 erano quelli arrivati a Reggio, altri 833 a Corigliano e oltre 400 a Vibo Marina.

Le operazioni di prima assistenza sono state come sempre organizzate dalla Prefettura del capoluogo e operate dalle forze dell’ordine, dagli uomini della Capitaneria e, ovviamente, col supporto del personale del 118, della Croce Rossa Italiana e delle associazioni locali.

(ultimo aggiornamento 18:25)

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