Evade dai domiciliari. Incastrato da filmati videosorveglianza
Nella tarda serata di martedì scorso, nove colpi di pistola erano stati esplosi contro un’abitazione in via XXV Aprile a Reggio Calabria e in quell’episodio era rimasta lievemente ferita una ragazzina di appena 14 anni.
Nell’immediatezza del fatto la squadra mobile del capoluogo, coordinata dalla Procura della Repubblica, aveva avviato subito le indagini che hanno portato oggi all’arrestato in flagranza di reato di un 43enne, Domenico Cristiano, accusato di evasione dai domiciliari: all’uomo viene contestato di essersi allontanato arbitrariamente dalla sua abitazione la sera del 5 settembre, intorno alle 21:15.
In pratica, dopo l’esplosione dei colpi all’indirizzo della palazzina, dove risiedono tre donne, gli investigatori avevano visionato diverse immagini registrate da alcune telecamere di video sorveglianza presenti nella zona. Da queste si intravedeva un individuo che, la sera del 5 settembre, appunto, sparava 9 colpi di pistola contro il portone dell’abitazione.
Dalle riprese gli agenti della Mobile, che lo conoscevano per diversi precedenti, hanno notato Cristiano nelle vicinanze della casa di via XXV Aprile, luogo dove non avrebbe dovuto esserci perché, già sottoposto ai domiciliari, non aveva avuto alcun valido motivo né alcuna autorizzazione per trovarsi proprio in quel luogo ed a quell’ora.
Il 43enne è stato quindi arrestato per evasione - fuori dalla flagranza del reato, come previsto per legge - e tradotto presso la Casa Circondariale di Arghillà. Oggi, all’esito del giudizio, il Gip ha convalidato l’arresto ed ha applicato all’uomo la misura della custodia cautelare in carcere.