Pci: “La festa dell’Unità è un’offesa per Reggio”
"Lo svolgimento della festa dell’unità in perfetta e voluta coincidenza con le Festività patronali rappresenta il perfetto paradigma e la cartina di tornasole del vergognoso livello di arroganza e prepotenza raggiunto dal PD e dal suo scadente e auto-referenziale gruppo dirigente".
E' quanto sostiene in una nota stampa la federazione reggina del Pci. "Infatti - continua la nota - palesando totale mancanza di rispetto nei confronti della città e dei reggini, il PD, evidentemente impaurito da uno scontato flop della festa come evidenziato anche dalle pesanti critiche e contraddizioni emerse con la presa di posizione pubblica del suo stesso coordinamento cittadino reggino, ha pensato di sfruttare la folla che, come tradizione, inonderà la città per le festività mariane al fine di avere presenze e numeri di ignari cittadini".
"Una scelta sbagliata che -secondo il Pci - ha creato una nuova ulteriore frattura con i reggini e con la città, letteralmente sfregiata ed offesa dalla scelta vergognosa del Partito Democratico che non ha eguali nella storia della città. Mai nessun partito aveva pensato di sfruttare le Festività patronali per interessi di bottega. Ormai ogni azione del PD supera, per arroganza, anche la più nefasta immaginazione ed evidenzia sistematicamente la totale mancanza di contatti e rapporti con il territorio".
"Il PD, come noto - si legge ancora nella nota - è ormai il partito dei poteri forti e dei grandi potentati finanziari e, come dimostra l’indecente azione del governo Renzi, ha una sorta di vero e proprio odio nei confronti delle lavoratrici, dei lavoratori, dei giovani disoccupati, dei pensionati e delle classi meno abbienti della società che, in questi anni, sono state letteralmente massacrate. Qualche esempio: l‘abolizione articolo 18, l’approvazione del jobs act, l’abbandono dei piccoli risparmiatori truffati dalle banche (vedi la Banca Etruria del padre del ministro Boschi), il fiume di denaro a favore delle banche, ecc ecc.
"In tutte le realtà governate dal PD - prosegue il Pci - affiora un comportamento uniforme che sta producendo palesi ed incontrovertibili fallimenti amministrativi; in Calabria sono sotto gli occhi di tutti i macroscopici disastri provocati ai cittadini dal penoso governo regionale diretto dall’immobile Oliverio e dall’inadeguata giunta comunale di Reggio guidata dal modestissimo Falcomatà. Insomma, un pesantissimo disastro su tutta la linea. Nelle prossime settimane daremo ancor più voce alla ormai univoca opinione dei cittadini che sono stanchi di subire scelte ingiuste e impopolari dei governi nazionali, regionali e comunali dell’arrogante PD. Una valanga di NO al referendum costituzionale sulla sedicente riforma di Renzi, Boschi, Alfano e Verdini sarà la risposta dei reggini e dei calabresi stanchi di questi personaggi".