Lavoro nero e minorile: 15 mila euro di multa a falegnameria nel vibonese
Nuovi controlli sul rispetto delle normative sulla tutela del lavoro da parte degli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia. Questa volta ad essere oggetto delle attenzioni dei militari della Stazione di Francica è stata una nota falegnameria di S. Costantino Calabro. I militari della Benemerita, insieme ai loro colleghi dell’ispettorato del lavoro del capoluogo, hanno infatti passato al setaccio l’attività artigiana di C.S., imprenditore di S. Costantino Calabro, accertando una notevole serie di infrazioni. In particolare i Carabinieri hanno scoperto come l’uomo, con la complicità dei genitori, avesse avviato al lavoro un ragazzo di appena 15 anni, in violazione a qualsiasi norma a tutela del lavoro minorile. Per i tre è quindi immediatamente scattata la denuncia all’autorità giudiziaria vibonese a cui si è accompagnata, per l’imprenditore, anche quella per aver violato le norme sulla tutela della salute e dell’ambiente. I Carabinieri hanno infatti scoperto come l’attività, che ogni giorno produceva decine di suppellettili ed altri complementi d’arredo in legno, immetteva decine di mc di fumi in atmosfera senza nessun tipo di autorizzazione. Come se non bastasse i militari hanno anche scoperto come tutta la documentazione inerente i rapporti di lavoro esistenti con i dipendenti dell’impresa semplicemente non esisteva. Non vi era traccia degli atti di assunzione degli operai, delle previste istruzioni sulla sicurezza a prevenzione degli infortuni sul lavoro e dei formulari sulle attività svolte. Una situazione incredibile, di fatto l’attività operava come se gli ultimi 20anni di normative a tutela della salute sui luoghi di lavoro non fossero mai esistiti. Gli uomini dell’Arma hanno quindi provveduto ad elevare all’imprenditore, in aggiunta alle denunce, circa 15 mila euro di sanzioni amministrative pecuniarie.