Costituito a Malvito il Coordinamento Associativo Idem

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Il castello di Malvito

"Esiste oggi, nelle nostre regioni mediterranee e meridionali, una praticabile possibilità di fondare il governo delle trasformazioni territoriali e di orientare i percorsi dello sviluppo locale sull’attribuzione di valore al sistema dei beni culturali e al paesaggio? In altri termini, di mettere a frutto le caratteristiche che maggiormente stabiliscono la competitività dei nostri territori locali sul mercato globale? Una risposta affermativa a tali domande è quella che un corposo gruppo di associazioni appartenenti a Campania, Calabria Puglia e Sicilia, hanno inteso fornire il 17 settembre scorso costituendosi a Malvito in un Coordinamento Associativo denominato IDEM e finalizzato alla realizzazione, nei territori di appartenenza, di un sistema distrettuale culturale di tipo evoluto, incentrato sull’identità mediterranea e sulla sua valorizzazione".

È quanto si legge in una nota dello stesso comitato i cui si aggiunge che "La conferma ulteriore che tale obiettivo sia realizzabile, in effetti già esiste grazie alle diverse esperienze europee e nazionali di valorizzazione dei territori, operative da alcuni anni, che hanno in comune il modello operativo del distretto culturale. In esso, i cosiddetti “piani di sviluppo locale”, sono stati strutturati non più solo attraverso discipline convenzionali quali l’urbanistica, l’economia, le scienze ambientali, ma anche, e con peso crescente, di sociologia, antropologia, cultura".

"Questo - prosegue - è avvenuto perché siamo ormai giunti in una società postindustriale ed in quest’epoca si assiste con sempre maggiore frequenza alla valorizzazione di capitali intangibili dei territori quali il capitale umano, quello sociale e quello simbolico culturale. Il distretto culturale nasce a partire dal concetto di “cluster” che è proprio del distretto industriale, applicandolo ad un territorio ed ai suoi beni materiali ed immateriali. Vi sono svariate definizioni di distretto culturale restituite non solo dalle esperienze in corso, ma soprattutto dal contributo teorico di alcuni studiosi di discipline economiche, territoriali e sociali”.

Il progetto IDEM si rivolge alle definizioni più aperte e innovative di distretto culturale, in particolare quelle che nella letteratura tematica vengono caratterizzate con il termine “evoluto” in quanto coinvolgono oltre al tema dei beni culturali, sia materiali che immateriali, anche lo sviluppo economico locale e la società, integrando sia filiere produttive culturali già esistenti che creandone di nuove. In tale visione quindi l’impostazione del distretto non viene confinata solo ad una visione patrimonialista dei beni presenti sul territorio bensì si allarga al cosiddetto capitale identitario ed al “milieu”.

“Con il distretto culturale evoluto – sostengono i promotori - le politiche di sviluppo non possono più avere una connotazione monodisciplinare, bensì occorrono una visione multidisciplinare, un indispensabile equilibrio tra risorse endogene ed esogene, il sostegno della collettività territoriale e modelli di gestione partecipati e riconosciuti e sostenuti dalle istituzioni e dalla collettività quali strumenti di promozione del benessere collettivo ed individuale”.

“E’ con queste premesse e dalla constatazione della cronica insufficienza dei risultati dell’azione politica di governo locale dei territori, specie del sud, azione quasi sempre priva del sostegno e del contributo di partecipazione della cittadinanza e delle sue forme associative più avanzate” che alcuni anni fa, dall’associazione Paeseggiando di Malvito è partita l’idea di cominciare a muoversi dal basso per realizzare un modello di sviluppo basato sul distretto culturale evoluto, il cui profilo fosse orientato alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell’identità mediterranea.

L’ambizioso progetto si è via via allargato, sviluppandosi anche mediante tre convegni e cinque meeting di progetto tenuti in varie regioni nell’arco di oltre due anni, venendo condiviso e partecipato, da una serie di associazioni delle regioni del sud. Nella giornata del 17 settembre, presso “la Fortezza” di Malvito, è stato finalmente sottoscritto l’atto costitutivo del Coordinamento associativo che porterà avanti concretamente il progetto di distretto culturale evoluto a cui è stato dato il nome di Idem che racchiude il significato identitario ed al tempo stesso quello mediterraneo (Idem all’inverso risulta Medì).

Gli organismi assembleari e direttivi hanno eletto all’unanimità Marisa Callisto e l’associazione Paeseggiando quale presidente del coordinamento ed hanno individuato nell’ing. Stefano Di Stasio il coordinatore scientifico del progetto. I primi passi saranno ora da un lato l’allargamento costante della base partecipativa e dall’altro la messa a punto del framework e del cronoprogramma del progetto, che vedrà fin dalla fase iniziale la messa in atto di alcune iniziative pilota, tra le quali itinerari tematici culturali.