Prefettura di Reggio: rotazione degli incarichi per prevenire la corruzione
Il Prefetto Michele di Bari, nell’ambito delle normativa in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (legge del 6 novembre 2012, n. 190), ha diramato una circolare ai Sindaci e ai Responsabili della prevenzione della corruzione degli Enti Locali richiamando l’attenzione sull’importanza che assume il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione ai fini del contrasto dei fenomeni corruttivi e di illegalità, nonché sul necessario aggiornamento del Piano stesso in aderenza agli indirizzi contenuti nel Piano Nazionale Anticorruzione, approvato dall’A.N.A.C. con delibera dello scorso 3 agosto 2016.
In particolare, nell’alveo dell’individuazione delle misure di prevenzione soggettive tendenti a garantire la posizione di imparzialità del funzionario pubblico, la nota prefettizia ha sottolineato che uno degli strumenti fondamentali per prevenire e ridurre i rischi di corruzione è quello della rotazione negli incarichi dei dirigenti e dei dipendenti, da intendersi quale “misura organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione”.
Considerato poi che nel territorio provinciale gran parte dei Comuni ha una popolazione inferiore a 15.000 abitanti, il Prefetto invita gli stessi Sindaci e responsabili della prevenzione e della corruzione ad approfondire quella parte del Piano Nazionale Anticorruzione che fornisce anche indicazioni volte a superare le difficoltà incontrate dai medesimi nell’attuazione della legge, spesso a causa dell’esiguità di risorse umane e finanziarie dell’Ente stesso.
L’ANAC, infatti, ha manifestato il proprio favore nei confronti di forme associative ai fini della predisposizione dei Piani Triennali, nonché al ricorso all’istituto dell’associazione delle funzioni, peraltro in linea con le previsioni legislative, alle unioni dei Comuni ed alle convenzioni.
La Prefettura monitorerà l’effettiva attuazione delle misure previste dal Piano medesimo.