Piccoli borghi, tutto pronto per il Festival dell’Ospitalità
Se ci sarà un riscatto del turismo calabrese sarà ad opera dei piccoli borghi e delle piccole realtà di una regione che vuole emergere e fare conoscere le sue eccellenze. Alcuni delle principali piccole destinazioni calabresi saranno protagoniste, con le loro buone pratiche, della seconda edizione del Festival dell’Ospitalità che quest’anno si terrà a Scilla dal 30 settembre al 2 ottobre.
E’ recentissima la pubblicazione del nuovo documento strategico per lo sviluppo turistico della destinazione “Italia” prodotto dall’ENIT. Uno dei punti focali dell’offerta turistica nazionale nei prossimi anni sarà incentrata proprio sulla bellezza e sull’unicità dei suoi piccoli borghi dove la cultura millenaria italiana si mescola perfettamente con bellezze naturali uniche nel loro genere. Il tutto condito dal valore delle tradizioni e dei prodotti tipici locali che ci invidiano in tutto il mondo. Anche la Calabria vuole cavalcare questo trend perché sa di avere tutte le carte in regola per balzare agli onori della cronaca… turistica.
Trampolino di lancio e momento di sintesi dell’offerta dei piccoli borghi sarà proprio il Festival organizzato dalla co-agency Evermind e Fare Digital Media insieme ad Home for Creativity e il club locale del Touring Club. All’interno del programma della tre giorni dedicata al turismo, infatti, saranno presenti numerosi appuntamenti in cui realtà calabresi dal grande valore nazionale come gli Alberghi diffusi di Belmonte Calabro e Bivongi o la community turistica nata nel piccolo borgo silano di Civita si confronteranno con il territorio spronandolo ad occupare la posizione che gli spetta sul mercato turistico che non può prescindere anche da strategie e forme di animazione territoriale a forte impatto culturale come racconteranno i ragazzi che nel paese tirrenico di San Lucido si danno da fare per sviluppare un’offerta abbandonata dalle istituzioni esattamente come nel piccolo borgo medievale di Cleto i giovani dell’ass. La Piazza organizzano ormai da sei anni uno dei festival culturali più interessanti del panorama nazionale.
Lo sforzo di questi territori ha bisogno di uscire fuori dai propri confini ed è per questo che la nascita di reti di collaborazione informale stanno nascendo anche con il contributo delle associazioni culturali. Le archeologhe e guide turistiche di Route106 stanno lavorando proprio in questo senso, organizzando escursioni e percorsi di trekking urbani guidati in tutti i borghi calabresi della fascia costiera Jonica zona dove non solo il bergamotto si sta sempre più confermando come motore di sviluppo agro-turistico ma dove insistono numerose specificità enogastronomiche. A Scilla, durante il Festival dell’Ospitalità il consorzio di qualità dello Stocco di Mammola racconterà la sua esperienza di marchio di qualità locale e di come l’attività economica che porta avanti risulta essere un valido volano per lo sviluppo turistico di quel territorio.
Tutte queste realtà contribuiscono a creare un’offerta di turismo responsabile che si caratterizza per un forte approccio umano e di valorizzazione dell’economia e dell’ecosistema naturale locale. Una strategia che sta diventando una guida per tutta l’attività nazionale così come dimostra la recente missione in Giappone dell’associazione dei Borghi autentici d’Italia. Obiettivo principale dell’evento di Scilla è proprio quello di alimentare e solidificare le fondamenta di uno sviluppo turistico del territorio calabrese che possa fare leva sulle sue eccellenze mettendole a sistema e moltiplicando i fattori di sviluppo e le opportunità economiche e di occupazioni che da questo modello turistico possono nascere.
“Mai come oggi i piccoli possono farla da padroni” - dichiarano Francesco Biacca e Alessio Neri, tra i principali organizzatori del Festival dell’Ospitalità - “ed è il momento giusto affinché il turismo calabrese si uniformi alle rinnovate e (forse) lungimiranti strategie nazionali facendo anche da traino in alcuni settori perché ne possiede le competenze e le capacità” - proseguono - “Quello che manca è il sistema integrato di relazioni che può accelerare questo processo. Il Festival dell’Ospitalità nasce proprio per questo!”