Presentata ieri la XIV edizione del Festival d’autunno
Rock, Jazz & Pop. Grandi artisti in scena: con questo titolo è stato presentata ieri la XIV edizione del Festival d’autunno, annualità 2016 con una conferenza stampa svoltasi nel Teatro Politeama di Catanzaro, durante la quale Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival, alla presenza del presidente della Camera di Commercio Paolo Abramo, del direttore generale del Dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria Pasquale Anastasi e del Direttore di Confindustria Catanzaro Dario Lamanna ha reso noto i nomi degli artisti e gli eventi culturali che caratterizzano l’ edizione 2016.
"Come ogni anno – ha dichiarato il direttore artistico – non ci siamo limitati a proporre solo spettacoli ma abbiamo creato un filo conduttore tra gli eventi in programma, ideando un cartellone nel cartellone: la sezione spettacolistica con i grandi nomi ai quali il pubblico del Festival è ormai abituato e la sezione culturale "Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito" con sette eventi di approfondimento sulla cultura, la storia, la letteratura, l'attualità della Calabria e del Sud. Una denuncia della questione meridionale, affidata a scrittori,giornalisti, studiosi e artisti di chiara fama, affinché nasca in ognuno di noi maggiore consapevolezza e conseguentemente uno spirito di riscatto in grado di modificare l'attuale triste situazione in cui il Sud e la Calabria in particolare versa".
L’inaugurazione del Festival sarà affidata il 12 novembre ad un evento internazione proposto in esclusiva per l’Italia: Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis, con il suo nuovo progetto Off the beaten track ripercorrerà 45 anni di musica, attraverso i successi indimenticabili di uno dei gruppi storici del rock progressivo e alcune gemme della sua carriera solistica.
Il 26 novembre, Gino Paoli accompagnato da Danilo Rea, uno dei pianisti italiani più apprezzati a livello internazionale proporrà Due come noi che..., dedicato alla canzone d’autore, riarrangiata in modo innovativo e originale: in scena i successi indimenticabili di Gino Paoli, Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco e Umberto Bindi per un concerto affascinante e unico.
Il sipario della grande musica si chiuderà il 5 dicembre con Massimo Ranieri, che debutta in Calabria con il suo concerto jazz, Malìa, che ha inaugurato questa estate Umbria Jazz. Per l’occasione sarà accompagnato da un quintetto di star: Enrico Rava, alla tromba e al flicorno, Stefano Di Battista, al sax alto e soprano, Rita Marcotulli, al pianoforte, Stefano Bagnoli alla batteria, e Riccardo Fioravanti, al contrabbasso. Un evento d’eccezione con le canzoni napoletane riproposte in una nuova elegantissima veste.
La sezione Culturale Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito proporrà un festival nel festival. Sei gli appuntamenti in cartellone,ogni giorno alle ore 18, dal 15 al 19 novembre in una location d’eccezione:il Museo Marca, per una sinergia fra le arti, di sicuro interesse per il pubblico, che si realizza quest’anno grazie alla collaborazione tra Festival d’autunno, Provincia di Catanzaro e Fondazione Rocco Guglielmo.
Si parte giorno 15 novembre con la proiezione del film documentario God blessed Calabria, appositamente commissionato dal Festival, sulla Calabria d’epoca bizantina e normanna per divulgare, attraverso la straordinaria bellezza delle immagini e avvalendosi di eminenti personalità come consulenti storici, la storia meno conosciuta ma assolutamente affascinante della nostra regione.
Giorno 16 novembre in Dio nelle terre di frontiera, con due preti di strada, Mons. Mimmo Battaglia, presidente del Centro Calabrese di solidarietà e don Aniello Manganiello, prete a Scampia per 16 anni,che raccontano la loro esperienza tra la gente, e la possibilità del cambiamento anche a chi vive in contesti difficili.
Il 17 novembre nella conferenza Il Sud deve morire, Carlo Puca, giornalista di Panorama e Paolo Pollichieni, direttore del Corriere della Calabria, denunceranno malcostume e malaffare, analizzando la questione meridionale, e presentando casi, storie, volti, e voci di una realtà inquietante.
Il 18 novembre La Calabria: terra d’incontro nel secondo millennio racconterà la nostra terra, ancora crocevia dei flussi migratori, grazie al contributo di Giancarla Rondinelli e sindaci, giornalisti ed esponenti delle istituzioni. Calabria è arte: la Magna Graecia nelle creazioni di Gerardo Sacco, giorno 19 novembre, concluderà questo ciclo di eventi con una figura d’eccellenza calabrese che dimostra Come sia possibile, pur nascendo in un contesto difficile, raggiungere vette eccelse, con il talento e l’impegno. Gerardo Sacco è proprio l’emblema del riscatto calabrese in quanto le sue creazioni sono ormai conosciute ed apprezzate da 50 anni in tutto il mondo. Al Festival si racconterà intervistato dal giornalista Rai Michele Cucuzza.
Infine anche quest’anno la sezione culturale si concluderà con una produzione originale per contribuire a valorizzare l’immenso patrimonio umano e letterario che la nostra Regione conserva. In scena le “meraviglie magiche” “Re Pepe” e “Il brutto destino” di Letterio di Francia che senza dubbio affascineranno grandi e piccini in una rappresentazione originalissima che ci consente anche di continuare a valorizzare i talenti calabresi.
La qualità e gli sforzi organizzativi del Festival d’Autunno sono stati sottolineati dagli ospiti intervenuti alla conferenza stampa. Secondo Pasquale Anastasi "il Festival ideato e diretto da Antonietta Santacroce è uno dei più prestigiosi del nostro territorio ed è per questo motivo che la Regione Calabria ha deciso di sostenerlo. Il Festival d’Autunno – ha continuato Anastasi – destagionalizza la proposta culturale sostenendo e aiutando il comparto del turismo e portando avanti una proposta semplice in cui si parla di identità culturale, valorizzazione delle eccellenze e ricerca storica attraverso una capacità progettuale ed un cartellone molto importante ed interessante".
Della stessa idea Dario Lamanna: "Anche quest’anno abbiamo deciso di confermare il nostro sostegno al Festival d’Autunno che si caratterizza per la qualità degli eventi e la capacità di coniugare lo spettacolo alla cultura. Mi complimento con Antonietta Santacroce perché come sempre ci consente di affezionarci all’evento riuscendo ad intercettare tutti i gusti e gli interessi del pubblico".
In chiusura Paolo Abramo, ha voluto sottolineare l’impegno per l’accrescimento culturale promosso dal festival, in quanto "è nei momenti più difficili, in cui vengono a mancare i riferimenti, che c’è bisogno di cultura, perché lo sviluppo non può che partire dalla cultura e quindi mi complimento per il cambiamento e la volontà avvertita dal direttore artistico qualche anno fa di inserire nel cartellone spettacoli stico, momenti di cultura e di discussione".
Affermazioni che suonano come un importante riconoscimento per il Festival d’Autunno e per il lavoro condotto fin qui da Antonietta Santacroce che sempre pone la manifestazione come uno dei punti di riferimento della Calabria.