La proposta M5S: casa farmaceutica pubblica per difendere la salute dei cittadini
Il Movimento 5 Stelle ritiene urgente la creazione di una casa farmaceutica pubblica europea che metta insieme le migliori professionalità e favorisca la ricerca verso quelle patologie che normalmente le grandi compagnie farmaceutiche ignorano perché non sono vantaggiose economicamente.
La proposta è stata fatta dal portavoce eurodeputato pentastellato Piernicola Pedicini nel corso di una conferenza internazionale sul tema “Salvaguardare la sicurezza e la qualità della cura del paziente in Europa-Buone pratiche per l'uso off-label dei farmaci”.
Durante l'incontro, che si è svolto martedì scorso a Bruxelles in una sala del Parlamento europeo, Pedicini ha spiegato quali politiche intraprendere per mettere in sicurezza la salute dei cittadini e, rispetto al tema della conferenza, ha messo in evidenza che il Movimento 5 Stelle si batte per una maggiore trasparenza dei foglietti illustrativi dei farmaci per garantire maggiore sicurezza e efficacia dei medicinali.
"Un recente studio - ha evidenziato il portavoce pentastellato - dimostra che i rischi per la salute aumentano del 44% in caso di somministrazione di farmaci off-label (farmaci utilizzati al di fuori dell'indicazione autorizzata) rispetto a quelli autorizzati. L'uso di un farmaco in maniera non corretta rispetto alle indicazioni del foglietto illustrativo - ha sottolineato - è un problema per pazienti e medici. Tollerando questa pratica, le case farmaceutiche risparmiano i tempi della ricerca e delle pratiche burocratiche previste nell'immissione in commercio di nuovi farmaci e coprono allo stesso tempo una fascia di mercato lasciata scoperta. In alcuni casi - ha concluso Pedicini - l'uso off-label dei medicinali può essere un'opportunità per curare le malattie rare, quelle su cui non viene fatta ricerca perché i profitti delle grandi case farmaceutiche non vengono garantiti. Nei Paesi del Terzo mondo, dove l'accessibilità dei farmaci è sempre a rischio, i medicinali off-label servono a curare gravi malattie".
Va aggiunto che l'uso di medicinali off-label sono da tempo sotto stretta osservazione dell'Ue, proprio dopo che a febbraio scorso Pedicini ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea. Inoltre, il Parlamento europeo, a seguito di un Rapporto per un'assistenza sanitaria più sicura, presentato sempre da Pedicini un anno fa, ha invitato i Paesi membri ad una attenta regolamentazione e ha espresso preoccupazione circa le prescrizioni off-label. Nonostante ciò, l’Italia, per ridurre la spesa sanitaria, ha rivisto i suoi regolamenti promuovendo l’uso dei prodotti off-label.
Dopo le sollecitazioni del M5S, la Commissione europea ha fatto sapere che siccome questioni analoghe all'Italia si stanno verificando in diversi Stati membri, sta monitorando la situazione, andando a verificare, tra l'altro, le implicazioni rispetto al mercato e alla concorrenza tra le case farmaceutiche che commercializzano i prodotti off-label. In più, ha ordinato la realizzazione di uno studio per ottenere un quadro della complessa problematica dell'uso off-label nell'Ue. Lo studio, ha spiegato la Commissione Ue, è finalizzato a fornire una descrizione chiara delle pratiche esistenti e previste per quanto concerne l'uso off-label e un'analisi delle posizioni di tutte le parti (pro e contro) rispetto alle misure esistenti e sui possibili strumenti contemplati per inquadrare l'intera vicenda. Le conclusioni dello studio verranno esaminate dai servizi della Commissione e discusse con gli Stati membri per stabilire se si avverta un'esigenza di coordinamento a livello comunitario.