Asp Catanzaro: Consiglio di Stato legittima la gara per il servizio di pulizie

Catanzaro Salute

La terza sezione del Consiglio di Stato, con dispositivo di sentenza depositato il 30 settembre, ha dato definitivamente ragione all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, riformando la sentenza del Tar Calabria e stabilendo la legittimità della gara d’appalto per il servizio di pulizie per l’ambito territoriale di Lamezia Terme, tacciato di illegittimità per l’eccessiva durata proprio delle stesse operazioni di gara.

I giudici di Palazzo Spada, accogliendo le tesi difensive di Sandro Cretella, hanno riformato la sentenza del Tar regionale secondo cui l’eccessiva durata della gara avrebbe determinato una violazione del principio di concorrenza fra i partecipanti, determinando l’effetto di ripristinare la legittimità del provvedimento di aggiudicazione in favore della ditta Diem che subentrerà ora nel servizio al posto della ditta Euroservices, che aveva originariamente proposto il ricorso al tribunale amministrativo.

La sentenza del Tar Calabria aveva infatti imposto l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione travolgendo l’intera procedura, vanificando tutte le operazioni svolte, sul presupposto della violazione dei diritti del soggetto privato che sino ad allora aveva eseguito il servizio.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note nei prossimi giorni: ciò che è certo, nell’immediato, è che la travagliata gara d’appalto, del valore complessivo di oltre 9 milioni di euro, potrà quindi trovare finalmente compimento.

L’azienda sanitaria, dal canto suo, ha pertanto espresso la piena soddisfazione per l’esito del contenzioso, "sia perché tale sentenza attesta la piena legittimità dell’operato dell’amministrazione - ribadiscono - sia perché elide una volta per tutte quei sospetti adombrati dalla sentenza del Tar Calabria di 'opacità nella condotta dell’amministrazione' che avevano finanche indotto i giudici amministrativi calabresi a trasmettere gli atti relativi al procedimento all’Autorità Nazionale Anticorruzione".

"L'attuale management dell’Azienda sanitaria - spiegano ancora dall'As - subentrato allorquando la procedura di gara era già da tempo in itinere, ha sempre perseguito, col supporto degli uffici preposti, quale unico obiettivo quello di portare a compimento la procedura nel rispetto della legge e del pubblico interesse secondo principi di economicità e di risparmio, ciò che la ripetizione della complessa gara d’appalto non avrebbe di certo consentito".