Unical, Comitato per il No: “Il rettore Crisci limita i nostri gazebo”

Cosenza Politica

Il Comitato Unical per il No al Referendum Costituzionale ha voluto rendere pubblico un avvenimento definito “preoccupante e non edificante, oltre che poco chiaro e antidemocratico".

Lo scorso 6 ottobre, infatti, il Comitato ha richiesto con un’istanza regolare al Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci la possibilità di allestire, con cadenza regolare, un banchetto all'interno del campus, in modo da informare gli studenti sull’importante appuntamento referendario del 4 dicembre e con lo scopo di favorire una più ampia partecipazione democratica.

Il Rettore avrebbe ritenuto di non concedere gli spazi per tutti i giorni richiesti, autorizzandone solo due di giorni per l’intero mese di Ottobre. Il comitato sottolinea allora “l’assenza di chiarezza da parte del Magnifico Rettore che non ha reso note le motivazioni, né ha richiamato alcuna normativa che potesse giustificare la sua decisione. Tutto questo – spiegano - nonostante negli ultimi giorni egli avesse dichiarato ad una nota testata giornalistica locale l’impegno nel garantire a tutti i dovuti spazi per la campagna referendaria all’interno dell’Ateneo”.

Per questi motivi, gli studenti si dicono preoccupati “in quanto tale limitazione – secondo loro - appare arbitraria e senza alcun senso. Si ritiene infatti che l’allestimento di un banchetto informativo negli spazi pubblici del Campus sia fondamentale per informare un alto numero di studenti, essendo tra l'altro un metodo poco invasivo e rispettoso delle regole democratiche”.

Il Comitato, inoltre, vuole sottolineare come la serenità del confronto “sia stata già seriamente compromessa in precedenza dallo stesso Rettore, il quale – a loro dire - si è schierato apertamente con il fronte del Sì partecipando in qualità di Rettore (e non a titolo personale) alle iniziative referendarie del 22 settembre e del 3 ottobre organizzate da alcune correnti del Partito Democratico all'interno dell'ateneo”.

“Questa presa di posizione così netta, unita ai fatti riportati – aggiungono gli studenti - desta il timore di non poter svolgere la campagna referendaria nel migliore dei modi a causa delle limitazioni imposte”. Il Comitato, dunque, auspica che il Rettore riveda la sua decisione riguardo gli spazi assegnati “affinché possano essere garantite adeguatamente il pluralismo delle idee e la democraticità”.

“Crediamo infatti che – ribadiscono - la campagna informativa sul Referendum Costituzionale sia un’importante forma di espressione culturale e civica, e in una vera e propria culla della cultura quale dovrebbe essere l’Università della Calabria, essa non può assolutamente venire a mancare. Piero Calamandrei, Padre costituente che contribuì alla elaborazione del testo costituzionale del 1947, parlando una volta ai giovani studenti, negli anni ’50, ha avuto modo di sostenere che “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”; non vorremmo che in molti studenti inizi a breve ad avvertirsi la sensazione che l’aria “cominci a mancare”.