Interrogazione Pd al Governatore Scopelliti
Premesso che:
- il Piano regionale dei Trasporti della Calabria risale al 1997 e che, pertanto, negli ultimi tredici anni non è stato apportato mai alcun aggiornamento allo stesso;
-la flotta ferroviaria della nostra regione è tra le più obsolete d’Italia e che il locomotore più moderno risale a circa quarant’anni fa;
-la Regione Calabria, soprattutto negli ultimi anni, non ha investito un solo euro per l’acquisto di materiali e mezzi;
-i nostri territori sono letteralmente tagliati fuori dal progetto dell’Alta Velocità;
-la linea ferroviaria ionica ancora non è neanche elettrificata;
-molti treni regionali non hanno nemmeno gli orari ottimizzati al fine di garantire all'utenza le coincidenze con i treni a lunga percorrenza (in particolare Eurostar ed Intercity );
-nel mese di marzo 2010 sono stati soppressi ben 12 treni e nello scorso mese di settembre è stata soppressa “Freccia d’Argento” che garantiva il collegamento tra la Calabria e la Capitale (andata e ritorno);
-è necessario ed urgente che tutti gli attori del trasporto pubblico e privato costituiscano insieme alla Regione e alle Province calabresi un tavolo permanente che funga da coordinamento e realizzi forti sinergie fra i vari soggetti che si occupano di trasporti in Calabria;
Considerato che:
-a tutt’oggi, nella tratta Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale e viceversa, diversi treni ogni giorno vengono sostituiti con bus nelle fasce orarie di maggior affluenza dell’utenza;
-che molto spesso nella tratta Melito-Reggio Calabria-Villa S. Giovanni e viceversa, per mancanza mezzi di trazione (automotrice,elettromotrice,minuetto) vengono soppressi numerosi treni e che il più elevato numero di soppressioni si registra soprattutto nei giorni di lunedi e martedi, a seguito della chiusura dell' Officina Riparazioni di Reggio Calabria per il riposo settimanale di sabato e domenica;
-che tali soppressioni si accumulano progressivamente per via delle mancate riparazioni da parte dell’officina nei due giorni di riposo settimanali creando pesanti disagi agli utenti;
-che a causa dei mezzi di trazione eccessivamente obsoleti si verificano guasti frequenti lungo tutta la linea ferroviaria calabrese che provocano una sorta di "effetto domino" con notevoli disagi per la circolazione e per l'utenza;
-per effetto di tutto ciò le popolazioni calabresi e, in particolar modo, gli studenti e i lavoratori pendolari, sono costretti a subire quotidianamente pesanti disservizi e disagi in termini di mobilità interna ed esterna alla nostra regione;
-il rischio di completo isolamento della Calabria diventa ogni giorno sempre più concreto e reale, con gravissime conseguenze per lo sviluppo economico e sociale dell’intera regione;
-le politiche aziendali di Trenitalia continuano ad essere costantemente e pervicacemente orientate alla riduzione degli investimenti e ad un aumento vertiginoso dei tagli, attraverso una strategia che sembra voler mirare solo al completo isolamento e abbandono della Calabria e delle aree meridionali;
SI CHIEDE ALLA S.V.I.
quali iniziative s’intendono intraprendere nei confronti di Trenitalia perchè venga definitivamente messa la parola “fine” ad una politica aziendale offensiva e discriminatoria, che non ha nessuna considerazione nei confronti della Calabria e dei calabresi.
A tal proposito riteniamo necessario che si proceda al più presto alla convocazione di un tavolo nazionale che veda la partecipazione di Trenitalia, dei sindacati e della Regione Calabria e che abbia il compito di concertare una nuova e più moderna politica del trasporto su ferro in Calabria, che permetta il rilancio dei servizi a favore della collettività e dell'economia della nostra regione.
Firmato da:
On. Carlo Guccione
On. Bruno Censore
On. Mario Franchino
On. Ferdinando Aiello
On. Antonino De Gaetano