Movimento Forense di Catanzaro al Congresso Nazionale di Rimini
Sono terminati lo scorso fine settimana i lavori del XXXIII Congresso Nazionale Forense. A Rimini, si sono incontrate le esperienze, i contributi e le idee di oltre novecento avvocati provenienti da tutta Italia, nelle vesti di delegati, in rappresentanza dei singoli Fori. Dei sette delegati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, presenti all’importante appuntamento forense, ben tre erano espressione della sezione catanzarese del Movimento Forense, nata lo scorso mese di febbraio. Stiamo parlando del presidente della sezione, Jole Le Pera, del segretario, Vittorio Ranieri, e del componente del direttivo Gioconda Soluri (appartenente già al Comitato Pari Opportunità del locale COA) che sono stati eletti nel corso delle consultazioni di fine luglio. In Romagna, era presente anche il tesoriere, Pinuccia Frangipane, nelle vesti di congressista.
La tre giorni di Rimini ha rappresentato un momento congressuale che si potrebbe definire epocale, poiché è stato sancito nel corso dell’assise la fine della ventennale esperienza dell’OUA. “Abbiamo partecipato alla massima assise del mondo forense – dichiarano gli avvocati Le Pera, Ranieri e Soluri - ed è doveroso, quali delegati, dare sintesi delle principali decisioni prese a Rimini. Oltre ad aver parlato e discusso di forme alternative di giurisdizione, arbitrato, mediazione e crisi del mercato professionale, i delegati si sono confrontati su due visioni contrapposte in tema di rappresentanza dell’avvocatura. La mozione votata dalla maggioranza del congresso ha decretato la fine dell'OUA (Organismo Unitario dell'Avvocatura) che lascerà il passo ad nuovo Organismo di Coordinamento Forense (in breve OCF) i cui componenti verranno votati entro meno di un mese”. “Ed il Movimento Forense, anche per esplicito riconoscimento dei promotori della proposta vincitrice, ha rappresentato la sola alternativa congressuale rispetto alla mozione votata avendo ben altra idea della rappresentanza”.
“Al contempo – proseguono gli avvocati Le Pera, Ranieri e Soluri -, c’è la grande soddisfazione di aver dato il nostro fattivo contribuito all’approvazione di tutte le mozioni politiche proposte dal Movimento Forense e frutto del lavoro dei nostri delegati di riferimento in OUA. Ci riferiamo alle mozioni “contro il socio di capitali nelle società di avvocati, senza protezioni contro l'abuso delle lobbies”, a quella “contro l'obbligatorietà del preventivo scritto” ed infine a quella attinente il “il tema di estensione del patrocinio a spese dello stato”. Si tratta di battaglie congressuali che hanno avuto ad oggetto temi concreti, che incidono nella vita quotidiana di tutti noi, e, soprattutto, dei giovani colleghi. Non a caso, l’assemblea congressuale ha riconosciuto il valore dell’importante lavoro portato avanti da MF”.
“La sezione catanzarese di MF – concludono -, nata lo scorso febbraio da un’idea dell’avvocato Gennaro Maria Amoruso e “recepita” e fatta propria da un gruppo di amici e colleghi, rappresenta per tutti noi un’esperienza anagraficamente giovane ma al contempo estremamente intensa. Stesso discorso vale per l’esperienza maturata a Rimini, che ci ha convinto, ancor di più, come solo l'associazionismo forense possa rappresentare un punto di incontro e di sintesi per un'avvocatura dove convivono più anime, con problemi di varia natura, ma tutte desiderose di risposte alle proprie istanze. A chiedere risposte, tra l’altro, sono i giovani colleghi e tutti coloro che quotidianamente si scontrano nei Tribunali e nelle cancellerie con i problemi dell’universo Giustizia. Un'avvocatura che deve essere realmente e fattivamente unita, partendo dalla base sino alle realtà verticistiche, per non disperdere mai la propria missione di essere baluardo dei diritti dei cittadini ed anche e soprattutto dei cosiddetti "ultimi”.