Trasporto illegale di rifiuti pericolosi: due arresti a Vibo
Erano giunti nella provincia di Vibo Valentia da pochi giorni e forse non avevano ancora ben compreso come la tutela dell’ambiente fosse una delle priorità dell’Arma dei Carabinieri e di come i servizi posti a tutela di questo particolare aspetto della vita fossero particolarmente intensi, soprattutto nel circondario del capoluogo. Così Vukasin Mitrovic e Maikel Mitrovic, entrambi cittadini serbi rispettivamente di 44 e 20 anni, nullafacenti e nomadi, sono rimasti non poco sorpresi quando gli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Marina, vedendoli tranquillamente transitare con il proprio furgone ingombro di rifiuti nella frazione Porto Salvo, hanno loro intimato l’alt chiedendo l’esibizione dei documenti di trasporto. I due, alle domande degli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, non hanno saputo cosa rispondere e si sono limitati ad osservare gli uomini della Benemerita che verificavano il carico, scoprendo come i due uomini avevano ammassato nel pianale del mezzo oltre 3 quintali di rifiuti speciali altamente pericolosi ed inquinanti. Infatti i serbi, probabilmente facendo incetta per i cassonetti e le discariche abusive della zona, aveva messo le mani su cavi elettrici, elettrodomestici guasti, parti meccaniche di veicoli e batterie esauste. Una vera e propria bomba ecologica che viaggiava su ruote e che, probabilmente, era destinata ad alimentare qualche altra discarica abusiva della zona dopo che tutte le parti di qualche pregio fossero state asportate per essere rivendute. Ora i due si trovano rinchiusi nel carcere di Vibo Valentia da cui dovranno rispondere di trasporto illegale di rifiuti pericolosi ed inquinanti, mentre il mezzo ed il carico sono stati sequestrati in attesa di essere smaltiti a norma di legge – questa volta.