Sindacati: Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, ancora nessuna nuova
Le Organizzazioni Sindacali FAI-CISL (Daniele Gualtieri) FLAI-CGIL (Caterina Vaiti) FILBI-UIL (Aldo Turquassio) congiuntamente ai rispettivi Rappresentanti Sindacali Aziendali Stefano Lucia, Michele Curcio e Antonella Santopolo, rendono noto che l’incontro avvenuto in Prefettura a Catanzaro in data odierna ancora una volta non ha sortito alcun effetto positivo e risolutivo rispetto ad una questione di fondamentale importanza quale quella del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, che vede l’avvio di un licenziamento collettivo di 12 unità in esubero, oltre ai gravosi ritardi del pagamento degli stipendi e della mancata assunzione dei lavoratori della manutenzione.
Le Organizzazioni sindacali, così come affermato nell’incontro avvenuto il 4 ottobre scorso, ribadiscono la loro totale contrarietà al licenziamento collettivo, invitando l’Amministrazione Consortile a trovare le misure alternative per scongiurare tale ipotesi.
Le Organizzazioni Sindacali dichiarano "irrispettoso e incomprensibile l'atteggiamento del Governatore della Regione Calabria, che, su temi cosi importanti che riguardano il destino dei lavoratori e i servizi da erogare nei confronti del territorio, dovrebbe istituzionalmente garantire partecipazione e dare risposte concrete".
"La Regione e il governatore Oliverio - affermano - avrebbero dovuto mantenere gli impegni assunti in precedenza, già quando nel novembre 2015 era stata avviata la procedura di licenziamento collettivo, poi revocato a seguito degli impegni assunti dal governatore. Questi ultimi sono stati disattesi e ciò ha provocato nuovamente la nuova procedura di licenziamento collettivo del consorzio, già in atto e che nel giro di pochi giorni diventerà esecutiva. Pur dichiarando il nostro dissenso rispetto al licenziamento, la Regione non può stare a guardare ma deve fare la sua parte".
"È già tardi - aggiungono le Sigle - e il problema è che a pagare sono sempre i lavoratori. Su questo non ci stiamo. Il governo regionale, il suo presidente Oliverio è l’intero Consiglio devono intervenire con misure immediate e straordinarie al fine di tutelare i posti di lavoro. Il Sindacato di categoria, le sue rappresentanze aziendali, non si arrendono e procedono nella battaglia".