Prefettura Reggio: 13 immobili confiscati convertiti in presidi di legalità

Reggio Calabria Attualità

Nella mattinata di martedì, 19 ottobre, convocata dal Prefetto Michele di Bari, si è tenuta una riunione con il Provveditore alle Opere Pubbliche di Sicilia-Calabria e con i Vertici dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale per il monitoraggio delle procedure volte alla realizzazione di nuovi presidi di Polizia, da allocare in beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e finanziati con i fondi del Piano Straordinario per la Giustizia in Calabria di cui il Prefetto è Autorità di gestione.

Il Programma Straordinario, infatti, consentirà di ristrutturare 13 immobili confiscati alla criminalità organizzata dislocati nel territorio regionale. In particolare, nella provincia di Reggio Calabria, sarà recuperato un complesso immobiliare appartenente alla cosca Aquino a Marina di Gioiosa Jonica, e quattro immobili delle cosche Latella a Rosario Valanidi, Auddino a Melicucco, Cordì a Locri e Iamonte.

Gli interventi di ristrutturazione destinati ai Presidi delle Forze di Polizia non solo consentiranno un contenimento della spesa pubblica ma avranno anche una ricaduta positiva sul livello di percezione della sicurezza nella collettività reggina e calabrese che vedrà restituiti al patrimonio generale i proventi della criminalità organizzata, nonché sul contenimento delle spese.

Il Piano per la Giustizia in Calabria si prefigge il miglioramento qualitativo delle attività delle strutture territoriali giudiziarie e di polizia da perseguire attraverso due linee di azione e particolarmente attraverso il potenziamento dei servizi tecnologici e strumentali a fini investigativi e di polizia giudiziaria e il rafforzamento dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata da attuarsi mediante la realizzazione di nuovi e più efficienti presidi di polizia nel territorio ubicati in beni immobili confiscati alla criminalità, nonché una più efficiente dotazione di automezzi.

Tra gli Enti Beneficiari vi sono le Questure della regione, i Comandi Regionali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato, deputati alla gestione degli interventi nell’ambito delle rispettive province, le Procure Generali della Repubblica presso le Corti d’Appello di Reggio Calabria e Catanzaro, le Procure delle province calabresi e, infine, la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, il Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro e le Case Circondariali di Vibo Valentia e Crotone.