Modello di economia legale, studenti di Gioia Tauro sui terreni confiscati alla ’ndrangheta
Studenti l’I.I.S. Francesco Severi di Gioia Tauro si recheranno sui terreni confiscati alla ’ndrangheta in località Castellace di Oppido Mamertina.
Prosegue il cammino di educazione alla cittadinanza attiva organizzato dall'istituto in collaborazione con il corso universitario di Pedagogia dell’Antimafia attivo presso il dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria.
Domani, lunedì 18 dicembre, gli studenti della scuola saranno in località Castellace per studiare il modello di economia legale costruito dalla cooperativa Valle del Marro - Libera Terra che ha riconvertito in agricoltura ecosostenibile i beni prima appartenenti ai locali clan di mafia.
Successivamente, i ragazzi del Severi incontreranno a Polistena, presso il centro polifunzionale Padre Pino Puglisi, don Pino Demasi, fondatore di Libera e referente per la Piana di Gioia Tauro della storica associazione antimafia di don Luigi Ciotti, per discutere di contrasto pedagogico alla cultura mafiosa.
Gli studenti della scuola saranno accompagnati dai loro docenti Rossella Bulsei, Domenica Velardo e Carmine Pisano, dal Dirigente scolastico Fortunato Praticò e dal docente Unical di Antimafia Giancarlo Costabile.
Un laboratorio di analisi della realtà che indica la via dell’impegno e del lavoro per raggiungere la libertà, che si contrappone alle tante narrazioni che identificano nella sopraffazione, nella paura e nel compromesso, gli elementi indispensabili per diventare modelli di riferimento in una società che sta perdendo le coordinate della democrazia.