Arte, natura, suggestioni, comunità a Zagarise

Catanzaro Attualità
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Un’esperienza più grande di un evento: itinerante, appassionata, ma soprattutto giovane. Questo ha rappresentato Giardini delle Esperidi nei suoi primi due giorni, fedeli alle aspettative, nei quali si è dedicato molto spazio ai ragazzi delle scuole. Sin dai saluti di apertura, la direttrice artistica Maria Faragò e il sindaco di Zagarise, Domenico Gallelli, hanno dedicato questo progetto culturale proprio ai giovani studenti delle scuole di Zagarise, Santa Severina, Sersale, Cosenza. È per loro infatti la celebrazione dei luoghi, la festa delle identità.

Appuntamenti per tutte le età nelle prime 48 ore: Grazia Fasanella ha emozionato la platea sin dal mattino con la storia del cardellino Alastò, in un reading dall’atmosfera magica con l’accompagnamento musicale delle arpe di Claudia Falcone e Francesca Ferraro e della soprano Giuliana Tenuta. E ancora, per i liceali, una lezione di fisica sui generis di Pietro Damiani, autore del libro E anche col gatto si gioca a dadi, eun’ora di archeologia con Lorenzo Chiricò e Maria Letizia Faragò dell’Archeoclub di Simeri, che hanno raccontato la Presila nascosta, nella convinzione che anche e soprattutto per i giovani, conoscere le origini delle proprie radici sia il primo passo per amarli.

Per l’intera giornata al Museo dell’Olio di Zagarise, decine di bambini entusiasti hanno giocato a costruire opere d’arte nel laboratorio “Carta pazza” di Elena Marsico per finire ad ascoltare stupiti Enzo Maddaloni, in arte clown Nanosecondo, nel suo spettacolo concluso da un giuramento poetico da parte di tutti i presenti.

E ancora, dopo grande attesa, è iniziata la ricostruzione di “Acqua ‘e fohre”, il fontanile abbandonato che è diventato cantiere-evento per i ragazzi di Pensando Meridiano guidati da Consuelo Nava, che a colpi di piccone, scavi, materiali ecologici e soprattutto creatività sono al lavoro per restituire al paese di Zagarise un’antica fonte. Continue le visite dei ragazzi in quest’area e la partecipazione attiva degli studenti del Liceo Telesio di Cosenza che hanno “lavorato” fianco a fianco con l’organizzazione in un’esperienza formativa eccezionale che definiscono “emozionante”.

Due giorni di conversazioni sul cammino, sulla Calabria misteriosa e spirituale, e anche di cammino vero e proprio nei trekking poetici alla Grotta Rosa, verso Magisano, dove le installazioni “sanguinarie” di Massimo Lippi hanno ricostruito il dolore della natura oggi, in una connessione speciale tra l’uomo e l’ambiente con lo spazio che si fa arte e dove Massimo Garritano ha sparso le sue note su improvvisazioni jazz tra alberi e fiumare. La simbiosi con la natura è uno degli aspetti più suggestivi del festival, come si è visto durante il pic-nic d’autore con i piatti preparati dalla Cooperativa Artemide di Zagarise nella scenografia naturale del Laghetto collinare di Magisano, dove il mix di sapori, poesia, musica ha creato un clima conviviale e felice, in cui le ispirazioni artistiche hanno viaggiato libere e sono state condivise e raccontate.

Sempre nella promessa del festival, riunire natura e arte attraverso la comunità, è stata inaugurata la mostra di arazzi e tessiture di Mimmo Caruso, tessuti preziosi che conservano la tradizione calabrese guardando al futuro, mentre l’artista austriaca Doris Maninger ha raccontato i suoi disegni nella Torre Normanna di Zagarise, schizzi che hanno dentro una visione del mondo, linee di pensiero e punti di vista.

Non sono mancati i libri: L’ampolla di Nausicaa di Pietro Gullo e Andare, Camminare, Lavorare di Angelo

Ferracuti. Le serate sono state dedicate alla musica con i Noir Col e il loro album “Virare verso sud”, testamento di echi lontani di un meridione fatto di colore che evolve e non rifiuta il presente, al teatro con lo spettacolo Memorie di Joe Zangara di Ernesto Orrico, storia di emigrazione e di giustizia federale tratta da un memoriale di un uomo dalla vita intensissima e alla poesia di Daniel Cundari con il reading Mangiare le pietre.

Moltissimi eventi, un solo protagonista, il senso di comunità. Si continua nel weekend.