Campanella: “Lo stato di comunicazione nella sanità del Sud è penoso”
“Gli investimenti nelle Asl del Sud sulla comunicazione sono pari allo 0,08% , una miseria se raffrontata con quelle del centro nord che arrivano a punte dello 0,8 e dell’1 %”. Lo afferma in una nota il giornalista e sociologo della salute, Mario Campanella, componente del comitato scientifico della Fondazione Brf.
“Lo 0,08 del bilancio come media – scrive Campanella - riguarda in pratica, per la gran parte delle Asl e delle aziende ospedaliere , le spese vive di personale degli Urp e di tipografia della carta dei servizi , la cui qualità è (ovviamente ) lacunosa. Se consideriamo le asl lombarde - scrive Campanella - l’incidenza arriva anche all1,4 % del bilancio , comprendendo Urp funzionali, uffici stampa e strategie di comunicazione efficaci”.
“Quanto questo costi e pesi sull’emigrazione sanitaria è facile immaginarlo - prosegue il giornalista - anche e soprattutto in virtù di una distorsione nel rapporto tra utenza e popolazione che recepisce i servizi come negativi e che è indirizzata verso altre regioni”.
“Il piano di rientro a cui sono sottoposte molte Regioni ha posto dei vincoli che si sono riflessi anche sulla comunicazione- aggiunge Campanella- che viene incredibilmente sottovalutata per gli effetti straordinari che potrebbe avere sulal capacità del recupero migratorio”.