Turismo: Consorzio Altamura Hospitality, pronti a investire 200milioni in Calabria
“L’incontro con il Sottosegretario Gentile è stato estremamente positivo e gli abbiamo ribadito la nostra intenzione di fare un grande investimento in Calabria”. Lo ha dichiarato l’architetto Enrico Rossi, AD di Altamura Hospitality Group, ideatrice e promotrice del Progetto ‘Terre degli Enotri’. “L‘incontro con Antonio Gentile che si è svolto nei giorni scorsi a Roma ha fatto seguito a un precedente incontro con Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria. Stiamo illustrando alle realtà locali il nostro progetto ‘Terre degli Enotri’ – prosegue l’architetto Rossi – che riunisce quattro imprenditori italiani ed esteri disposti a investire fino a 200 milioni di euro in questo importante piano di sviluppo per la Calabria e per il Sud”.
L’area interessata al progetto dovrebbe comprendere lo sviluppo economico e sociale dei 9 comuni dell’Alto Ionio Cosentino: Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Plataci, San Lorenzo Bellizzi, Trebisacce e Villapiana. Le linee guida del progetto ‘Terre degli Enotri’ sono state valutate positivamente dalle Amministrazioni Locali interessate ed acquisite come facenti parte degli obiettivi dell’Amministrazione Centrale, perché ottimizzano la convergenza tra pubblico e privato per ottenere la migliore interazione possibile e un risultato virtuoso sotto il profilo sia economico che nel miglioramento della qualità della vita degli oltre 25 mila abitanti, creando nuove opportunità di lavoro, specie per i giovani della Calabria.
Sono 5 gli elementi caratterizzanti il piano ‘Terre degli Enotri’: la Cultura è strategica alla base dello sviluppo turistico sostenibile, strutture religiose, musei e parchi archeologici, strutture di hospitality, feste religiose e folkloristiche, strutture eno-agroalimentari e allevamenti saranno informatizzati tutti sotto un’unica piattaforma per tutto il territorio. Progettazione etica: ristrutturazioni e nuove costruzioni seguenti il criterio della eco sostenibilità e dell’adeguamento agli stilemi costruttivi elaborati dal territorio nel corso dei secoli. Razionalizzazione dei collegamenti tra gli attrattori per produrre una rete di percorsi sinergici tra di loro. Implementazione di filiera virtuosa, innescata dai flussi turistici, nella produzione eno-agroalimentare. Destagionalizzazione attraverso l’implementazione di attività turistico-ricettive nel settore formazione, wellness e sport.