Tis: 631 euro al mese fino alla pensione, ok dalla Regione. Ecco a chi spetta

Calabria Attualità

Il dirigente generale del dipartimento Lavoro della Regione Calabria, Fortunato Varone, ha firmato ieri il decreto dirigenziale con il quale si istituisce e riconosce, nei limiti delle risorse disponibili, una misura che preveda il riconoscimento di un sostegno economico di 631 euro mensili, fino al raggiungimento dell’età pensionabile, di quanti fanno ancora parte del bacino dei Tirocini di inclusione sociale (di riferimento alla Dgr 538-2024) nati tra il 1958 ed il 31 dicembre 1965 e inseriti nell’elenco approvato anch’esso con un decreto dirigenziale del gennaio scorso (il numero 717).

Contestualmente, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, insieme al dirigente generale, ha inviato una lettera agli enti utilizzatori dei Tis, alla presidente dell’Anci Calabria, Maria Rosaria Succurro, e alle rappresentanze sindacali, per chiedere che “ognuno faccia la propria parte, manifestando entro i termini previsti la volontà di attivare percorsi di stabilizzazione”.

Tra dignità e coesione

“La stabilizzazione dei Tirocinanti di inclusione sociale impiegati da anni negli Enti pubblici calabresi che tanto preoccupa noi amministratori e gli stessi tirocinanti che da oltre un decennio vivono in una situazione di precarietà - si legge nella missiva -, è un tema cruciale per la dignità del lavoro e la coesione sociale della nostra comunità.”

“La Regione Calabria – prosegue la lettera - ha messo in campo importanti strumenti per agevolare l’assunzione a tempo indeterminato dei TIS, stanziando incentivi economici pari a 25.000 euro per ciascuna stabilizzazione e offrendo massima flessibilità, grazie a norme ad hoc approvate dal Parlamento, agli Enti locali anche in deroga ai limiti ordinari di fabbisogno. Non si tratta soltanto di un’opportunità amministrativa, ma di un dovere morale e istituzionale. Questi lavoratori hanno prestato servizio con spirito di sacrificio, contribuendo al funzionamento quotidiano dei nostri Comuni e alla tenuta dei servizi pubblici essenziali”.

“Comprendiamo le difficoltà strutturali e finanziarie in cui versano molti enti locali. A tal proposito – scrivono Calabrese e Varone – la Regione ha scelto di accompagnare concretamente il processo con risorse e supporto tecnico-amministrativo. Abbiamo lavorato in questi giorni per recepire le richieste portate al tavolo di confronto dal Presidente di Anci Calabria che rappresenta la quasi totalità degli enti utilizzatori”.

Le procedure assunzionali

Pertanto, è stato previsto di aumentare il contributo regionale fino a 40mila euro a lavoratore under 60, di spalmare il contributo su più annualità fino al 2029.

Si prevede poi di ripartire il contributo storicizzato sul bilancio dello Stato, tra gli enti che aderiranno alla manifestazione di interesse che procederanno consequenzialmente alle procedure assunzionali secondo le modalità previste sempre da una apposita e recente normativa statale, che consente l’assunzione dei tirocinanti come lavoratori sovrannumerari al piano di fabbisogno del personale ed ai vincoli previsti dalla normativa.

Così come concordato al tavolo permanente con le rappresentanze sindacale con lo stesso decreto si autorizza la mobilità dei tirocinanti presso altri enti pubblici e privati che potranno procedere successivamente alla stabilizzazione secondo le procedure previste.

L’assegno di inclusione

Nella lettera si evidenzia inoltre che, per come stabilito con le rappresentanze sindacali e con la pubblicazione del decreto del Dipartimento Lavoro di ieri, i tirocinanti over 60, salvo sempre quanto previsto nell’accordo sindacale, termineranno il tirocinio formativo il prossimo 31 maggio e si vedranno corrisposto un assegno di inclusione sociale regionale fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

“Negli anni – concludono l’assessore Calabrese e il dg Varone – la Regione Calabria, a supporto dell’iniziativa relativa ai percorsi dei Tis, ha investito una cifra prossima ai 130 milioni di euro. Pertanto confidiamo nella vostra sensibilità istituzionale e nel vostro impegno per dare concretezza a un percorso di giustizia sociale largamente atteso. Perciò – informano infine – per consentire una maggiore adesione derivante dalla corretta programmazione previsionale degli enti utilizzatori, la piattaforma di adesione resterà aperta fino alle ore 12 del 31 maggio 2025”.