Lavoro: Feraudo, Idv vicina a precari Ata scuola
"E' forte il grido del personal"ATA della provincia di Cosenza, che chiede tutela e sta manifestando pacificamente contro i tagli nella scuola da circa due mesi davanti al Palazzo del Prefetto. Una rappresentanza si rivolge ad IdV e al suo segretario Regionale, Maurizio Feraudo, affinche' venga fatta luce su questioni ad oggi non chiare e che riguardano l'utilizzo di quanti, in sostituzione del personale docente, educativo ed Ata, non hanno i titoli per farlo e non hanno partecipato, a sentir loro, a "concorsi" per titoli e/o esami come si fa nel pubblico impiego. Quando si fa riferimento all'utilizzo improprio di altro personale, rispetto a chi rimane a casa, si parla dei cassa integrati di aziende private che non hanno partecipato a nessuna procedura di reclutamento". LO si legge in un comunicato di Idv. Immediata la risposta del Segretario IdV che garantisce l'impegno a trasferire la questione al livello nazionale del Partito, coinvolgendo i parlamentari dall'Italia dei lavori e il Responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro e Welfare, Maurizio Zipponi. "Ritengo - dice Feraudo- che , al centro di questa riforma fatta di soli tagli, si giochi il futuro del Paese con migliaia di precari che il governo vuole mandare a casa senza preoccuparsi delle disastrose conseguenze per le loro famiglie. In Calabria, poi, una terra gia' vessata da tante problematicita', questi tagli pesano ancor di piu', sia alle famiglie che non hanno altre possibilita' di lavoro, sia alle scuole che non possono garantire i servizi minimi essenziali. Stiamo assistendo allo sfascio del mondo scolastico e Italia dei valori ha assunto una posizione netta e chiara sul punto che non e' demagogica, ma, al contrario, tende a individuare la formazione scolastica come punto nevralgico per lo sviluppo del Paese. E' strano - continua Feraudo - che non vengano colpite le rendite finanziarie, gli sprechi di regime, mentre viene ritenuto normale tagliare i fondi destinati alla scuola. Noi dell'IdV siamo vicini alle giuste rivendicazioni e alle lotte che si stanno portando avanti, pronti ad offrire ai precari calabresi la nostra disponibilita' sul fronte istituzionale per la difesa dei diritti: Istruzione (art. 4 Cost.) e lavoro (art. 3 Cost.) per avere una Calabria migliore".