Catanzaronelcuore: tratta Catanzaro-Aeroporto “non definitela veloce”
“Perché viene ostinatamente ed improbabilmente definito “veloce” il collegamento ferroviario Catanzaro-Lamezia che si vorrebbe realizzare ex novo?
L’aggettivo usato è davvero improprio dal momento che l’idea originaria, ossia quella di velocizzare i tempi del percorso tra lo scalo aeroportuale catanzarese ed il capoluogo, è stata completamente sfigurata”. Così si lamenta in un comunicato stampa il movimento civico indipendente “Catanzaronelcuore”.
“L’ipotesi progettuale nativa, la quale prevedeva una linea diretta lungo l’Istmo di Catanzaro che consentirebbe l’attraversamento Jonio-Tirreno e viceversa in appena 12 minuti, si è via via appesantita di richieste, istanze, proteste, aggiunte, modifiche, che tuttora non danno segni di rassegnazione – così prosegue il comunicato - al punto d’aver indotto il governatore della Calabria Mario Oliverio e l’Ad di RFI Maurizio Gentile, a sottoscrivere a Roma lo scorso 18 ottobre un protocollo d’intesa con cui si approva lo studio di fattibilità che, però, è il frutto di un pessimo compromesso giacché la linea ferrata, così come attualmente immaginata, non sarà più “veloce” se è vero che tra i due terminali – Catanzaro e l’aeroporto – il percorso devierà attraverso le aree interne di Lamezia Terme, con ciò trasformandosi di fatto in una normalissima e banalissima tratta ferroviaria”.
“Ovviamente non abbiamo nulla in contrario a che più aree siano fra di loro collegate; anzi siamo ben lieti che si pensi finalmente di migliorare le infrastrutture in una regione che da decenni soffre anche per via di tali carenze. Il punto è un altro ed attiene alla coerenza con l’obiettivo originario: se questo mirava ad unire velocemente il capoluogo col suo aeroporto, allora dobbiamo prendere atto che il tracciato di cui in questi giorni stiamo sentendo parlare non potrà mai consentire la rapidità del percorso; se invece l’obiettivo originario è stato modificato per essere trasformato in un progetto che deve semplicemente ricucire Jonio e Tirreno, passando attraverso più stazioni, più fermate, più località, ebbene possiamo anche essere d’accordo. Purché si abbia l’onestà politica di affermare che il collegamento “veloce” è un’idea che si vuole abbandonare”.
“D’altro canto, se quest’ultima è l’ipotesi che sarà contenuta nello studio di fattibilità che a gennaio 2017 sarà approvato, allora non comprendiamo perché tale linea ferroviaria debba passare dalle aree interne del Comune di Lamezia Terme mentre non è parimenti previsto che passi dalle aree interne del Comune di Catanzaro né da quelle che insistono lungo la direttrice Ionio-Tirreno”.
In conclusione si legge nel comunicato “se lo scopo del protocollo d’intesa firmato a Roma lo scorso 18 ottobre è quello di realizzare una linea ferroviaria che unisca le varie località lungo l’Istmo di Catanzaro, allora il progetto di cui sentiamo parlare dovrà essere ulteriormente corretto in modo da prevedere il passaggio attraverso tante altre località del capoluogo (Aranceto – Santa Maria – Barone - Alli – Sala, oltre quella prevista presso l’Area Direzionale), nonché Settingiano, Marcellinara, Tiriolo e Maida, così come accade per le aree interne lametine. In caso contrario, saremmo di fronte ad una sproporzione incomprensibile e una discriminazione di trattamento. Se invece si intendesse tornare alla saggezza, all’efficienza ed all’efficacia dell’obiettivo originario, allora lo studio di fattibilità non può che ipotizzare un tracciato Catanzaro-Aeroporto coerente con l’aggettivo “veloce”. Ci facciano sapere, politici e progettisti”.