Risveglio Ideale: Aeroporto dello Stretto, vicenda surreale
"I rimpalli di responsabilità sono stati, sono e saranno sempre all’ordine del giorno in ogni segmento della vita pubblica e sociale. Ma la Politica, soprattutto la frangia che occupa poltrone istituzionali, fa da maestro a questo riguardo. L’incresciosa vicenda dell’Aeroporto dello Stretto avrebbe unicamente del surreale se solo non toccasse la drammatica pericolosità che gli “spifferi” d’indiscrezione in merito alla sua paventata chiusura fossero meri segnali che qualcosa sta accadendo”.
Lo sostiene Teresa Libri, Socio Cofondatore di Risveglio Ideale, in una nota in cui prosegue ricordando che “nei decenni la società di gestione dell’aeroporto di Reggio ha modificato più volte l’asse societario, dove i vari Enti (Regione Calabria, Provincia di Reggio Calabria, Comune di Reggio Calabria e in alcuni momenti anche Comune e Provincia di Messina) facenti parte del Consiglio di Amministrazione si sono barcamenati per tenere in piedi l’importantissimo scalo. Poca attenzione da parte del Governo, poca considerazione da parte delle compagnie aeree sono i principali capi d’accusa lanciati da qualcuno dei suddetti Enti. La manfrina è sempre la medesima, come la medesima è la giusta rivendicazione da parte delle compagnie aeree che pretendono il dovuto”.
Per Libri, inoltre, è “gravissimo soprattutto che centinaia di dipendenti, dopo aver nel corso degli anni quasi pietito i loro stipendi, rischiano davvero di trovarsi senza lavoro. Ma invece soltanto di gongolare per avere avuto la “etichetta” di Città Metropolitana, già dagli anni passati, già qualche amministrazione precedente avrebbe potuto gettare le basi per la vera rinascita dell’Area Metropolitana dello Stretto. Cosa che non è accaduta e men che meno si sta facendo adesso! Comune di Reggio, ops scusatemi Città Metropolitana, e Regione Calabria manifestano passo dopo passo e problematica dopo problematica l’assoluta inadeguatezza a farsi sentire a Roma ad esempio a recuperare fondi per uscire dai vari tunnel in cui sono riusciti in questi due anni a inghiottire il territorio calabrese”.
“E se anche i fondi arrivano, poi come un inimmaginabile boomerang ritornano indietro per carenza di progetti o perché non li hanno saputi (o voluti?) impiegare. Qual è la gravissima colpa dei Reggini e di tutti i Calabresi – conclude Libri - per meritarsi questi rappresentanti istituzionali? Di averli votati sicuramente!".