Le Iene a Tortora. Progetto Sviluppo: non le abbiamo chiamate, basta strumentalizzazioni

Cosenza Politica

All’indomani della messa in onda del servizio delle Iene sull’aggiudicazione della gara d’appalto per il servizio mensa nel Comune di Tortora, “la prima sensazione avuta è stata di stupore”, affermano in una nota congiunta Anna Pia Cerbino, Dorisia Grimaldi, Antonio Iorio e Raffaele Papa del Gruppo Politico Progetto di Sviluppo di Tortora.

“Abbiamo preferito non intervenire nei numerosi commenti sui social – sostengono dal Gruppo - anche in considerazione del fatto che alcuni Amministratori ed Assessori commentavano con eccessiva leggerezza e mal costume deridendo ed offendendo dei Cittadini che prendevano liberamente parte a una discussione pubblica! Adesso, sentendoci ancora chiamati in causa perché additati come responsabili dell’intervento televisivo, riteniamo dover chiarire un po' le idee a coloro che questa faccenda la stanno strumentalizzando a fini politici”.

Il Gruppo Progetto di Sviluppo ribadisce a tal proposito di non aver chiamato le Iene né alcun’altra testata giornalistica sottolineando che lo stesso “non è abituato a fare politica ricorrendo a bassezze che hanno avuto come unico risultato un grave danno d’immagine a tutta la comunità tortorese ed alle persone coinvolte. Tutti siamo innocenti fino all’ultimo grado di giudizio, compreso il vicesindaco, come lui stesso ha affermato la sua è una famiglia molto vasta e se a lavorare sono quasi sempre loro, lui che colpa ne ha?”.

L'iter amministrativo nell’aggiudicazione della gara d’appalto, puntualizzano poi da Progetto di Sviluppo “è stato corretto, effettivamente la Ditta chiamata in causa poteva partecipare ed aveva il diritto di farlo. Ma al vicesindaco non è venuto in mente che forse si sarebbe sollevato un polverone? Forse – proseguono - non pensava di questa portata, tanto la minoranza è quella che è, quattro incapaci che fanno interpellanze e domande alle quali poi non si dà mai nessuna risposta dimostrando lo scarso rispetto che hanno di noi come persone e come rappresentanti delle istituzioni. Ma lasciamo stare noi, ai cittadini tortoresi cosa dicono adesso? Prima si aggiudica la gara, poi in seguito ad articolo giornalistico, si chiede il parere del Prefetto, forse allora qualche dubbio è sorto! Doveva intervenire un giornale o era sufficiente un po' di buon senso?

“La mafia a Tortora non esiste, il clientelismo sì! È questo il vero termine che si deve usare. Noi – aggiungono i firmatari della nota - lo abbiamo sempre denunciato nelle sedi opportune senza mai offendere. La colpa di quanto accade non è del Gruppo di Minoranza, probabilmente qualcuno della Maggioranza deve passarsi una mano sulla coscienza! Biasimiamo chi ha fatto intervenire le Iene, in questo modo si getta discredito su un intero Paese utilizzando una persona che dovendo essere ancora giudicata, è allo stato attuale innocente”.

“Però non continuiamo a mettere la testa sotto la sabbia, la realtà è che si vuole far cadere la colpa su di noi affinché vicesindaco e amministratori non si assumano le proprie responsabilità e le proprie colpe! In un Paese civile – concludono dal Gruppo - si sarebbero chieste le dimissioni ma a Tortora non c’è democrazia e ci stiamo avviando verso la dittatura!”.