Lettera del presidente Grazioso Manno sulla trasparenza delle proprie attività

Catanzaro Attualità

Grazioso Manno, Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, nonché Presidente dell’URBI, Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni per la Calabria, ha presentato un esposto denuncia indirizzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, al Questore ed al Prefetto di Catanzaro, ai Comandanti dei Carabinieri di Girifalco e di Squillace. Dice Manno nella sua dettagliata esposizione: “Dal mese di luglio sono oggetto di una serie di lettere anonime. In data 25 ottobre 2010 ho già presentato querela nei confronti di ignoti, allegando per intero le lettere anonime fino a quel momento ampiamente diffuse, nonché le e-mail a me indirizzate: allego a tal proposito, copia della querela presentata alla Procura della Repubblica, tramite la Questura di Catanzaro. Allego, inoltre, copia del CD-Rom contenete una mia intervista, rilasciata alla giornalista Antonella Grippo, e trasmessa il 31/10/2010 all’interno della trasmissione Perfidia. In tale intervista sostenevo con forza di non aver paura rispetto agli attacchi che, attraverso le lettere anonime, hanno cercato di minare la mia reputazione ed il mio onore, nonché la reputazione e l’onore dei miei collaboratori e della mia famiglia.” “Oggi desidero esprimerVi invece una profonda paura, dopo le ultime lettere anonime circolate a Vallefiorita, lettere che ritengo di una violenza inaudita.” Continua Manno: “Perché oggi sostengo di avere fortemente paura per me e per i miei familiari, che sono stati anch’essi oggetto di spregevoli considerazioni nelle numerose lettere? Ho paura perché mi sono convinto che l’autore, l’autrice o coloro che hanno scritto tali lettere, vedendo rafforzata la mia forte volontà di continuare il mio lavoro, vedendo crescere sempre di più la solidarietà che mi è giunta e mi giunge da ogni parte, può o possono pensare di attentare anche fisicamente alla mia persona e/o a quella dei miei familiari.” Sostiene ancora Manno: “Mi permetto di chiederVi, con grande forza, di adottare tutte le misure possibili a salvaguardia della mia persona e dei miei familiari.Allego tutte le lettere anonime di cui sono in possesso e le e-mail che mi sono pervenute. Dalla semplice visione di tutto questo materiale, si potrà capire quanto odio vi possa essere nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia; si potrà capire quanta follia pervade la mente dell’autore ( o autori o autrice ) di tali lettere anonime. Per tutto ciò oggi, lo ripeto, ho una profonda paura. Le ultime due lettere anonime, in particolare l’ultima, sono di una violenza inaudita e sono state diffuse nella settimana scorsa, nel giro di pochi giorni, dopo la mia intervista trasmessa nel programma Perfidia.” “Sono andato pertanto a rileggermi attentamente tutte le lettere anonime precedenti e tutte le e-mail: in particolare, ho letto e riletto soprattutto la prima lettera anonima – continua ancora Manno – ed ho fatto una serie di riflessioni e considerazioni, che mi hanno portato a descrivere dettagliatamente, nella denuncia querela, e secondo un mio personale giudizio, un profilo dell’anonimo.” “Altra sottolineatura – scrive sempre Manno - che desidero fare è che, mentre la prima e la seconda lettera anonima hanno avuto una diffusione su tutto il territorio regionale, le ultime lettere (quelle più volgari ), dalle notizie in mio possesso, sono state diffuse solamente a Vallefiorita ( il paese nel quale vivo). Mi risulta, altresì, che alcune persone ( 2 - 3 ? ), residenti a Vallefiorita, abbiano fotocopiato tali lettere e le abbiano distribuite e commentate nelle piazze. Chiedo anche qui un’indagine immediata ed approfondita per verificare se tali discutibili azioni ( fotocopiare, distribuire e commentare notizie false, diffamanti, minatorie e calunniose ) siano considerate anche queste un reato. Sono convinto che basterebbe chiedere nelle piazze di Vallefiorita, ed immediatamente verrebbero fuori i nomi delle persone che hanno, lo ripeto, fotocopiato, diffuso e commentato.” Conclude il Presidente Manno con la sua denuncia: “Dichiaro quindi, con il presente atto, di sporgere ulteriore formale denuncia/querela nei confronti delle mensionate persone rimaste allo stato ignote, per i reati di diffamazione, minacce e calunnia nonché per ogni altra fattispecie che le SS. VV. vorranno ravvisare nei fatti in narrativa.” Infine una richiesta forte ed accorata: “Ribadisco, inoltre, la necessità che vengano attuate tutte le misure possibili ed immaginabili perché, anche fisicamente, venga tutelata la mia persona e quella dei miei familiari prima indicati.”