Lutto nella giustizia minorile, è morto Angelo Meli
La Giustizia minorile partecipa la dipartita a 61 anni di Angelo Meli, dirigente del Centro Giustizia Minorile per la Sicilia, già dirigente a Catanzaro del Centro per la Calabria e la Basilicata dal 2005 al 2014.
Angelo Meli nel corso della sua carriera professionale nel Ministero della Giustizia, ha ricoperto ruoli sia militari che civili, nelle funzioni di educatore coordinatore, direttore di istituto penitenziario e, infine, dirigente della Giustizia Minorile, assumendo incarichi come responsabile ufficio ispettivo, direttore di uffici dipartimentali e direttore di vari Centri per la giustizia minorile, distinguendosi sempre per senso di responsabilità e correttezza istituzionale.
Nella sua lunga carriera ha avuto la possibilità di conoscere a fondo il variegato, complesso e affascinante mondo dell’Amministrazione della Giustizia, immedesimandosi e condividendone i valori sottesi alla mission istituzionale.
Dirigente dalle brillanti doti umane e professionali, capace e competente nelle quotidiane incombenze lavorative, lungimirante nelle risposte al suo mandato istituzionale, ha vissuto il suo impegno professionale con lo spirito di servizio necessario ed utile per lo sviluppo sociale e civile del Paese, rappresentando un valido esempio anche per la nuova classe dirigente italiana.
L’impegno personale, nella tensione al continuo miglioramento mai sopito, così come la curiosità e la conoscenza che lo caratterizzavano, lo hanno portato meritoriamente al riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Venuto a contatto con la debolezza dell’umanità, se ne è sempre accostato con umiltà e mitezza: ai più deboli non ha mai lesinato attenzione e ascolto, facendo emergere in loro stessi la forza e la strada da seguire.
Sempre nel rispetto della libertà dell’altro, riusciva con lungimiranza a intravedere i punti di incontro delle diverse esigenze dell’umanità. Tali qualità lo hanno portato, altresì, al recente riconoscimento di Cavaliere dei diritti umani.
Oggi si ricorda l’uomo che, con grande gentilezza, si accostava a tutti e che nei grandi e piccoli problemi riusciva a intravedere e a far emergere il lato migliore di chi lo incrociava: il senso di una vita profondamente vissuta nel rispetto del Creato.
È con la stessa mitezza e discrezione che il 4 novembre 2016 è deceduto, lasciando il segno indelebile della sua Signorilità. Tutto il Personale di Polizia penitenziaria e amministrativo, tecnico e contabile, del Centro giustizia minorile di Catanzaro e dei Servizi minorili della Calabria e Basilicata, ha nutrito nei suoi confronti un profondo senso di gratitudine per le sue attenzioni e il suo rispetto, così come ha sempre riconosciuto in Lui una guida sicura ed autorevole in una Società in frenetica evoluzione.
La Giustizia minorile gli rende omaggio, gli è grata e, pur avvertendo un sentimento di tristezza che la accomuna, manifesta, al contempo, anche la gioia di averlo incrociato. Le esequie si svolgeranno in forma solenne lunedì 7 novembre presso la Cattedrale di Caltanissetta alla presenza delle massime Autorità della Giustizia minorile italiana unitamente alle Autorità civili, militari, religiose della regione Sicilia.