Ada tende una mano ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie
A conclusione del progetto sperimentale “Qua la mano”, finanziato da Fondazione Con il Sud, che ha coinvolto l’Ada regionale, l’Ada provinciale di Catanzaro e l’Ada di San Vito sullo Jonio, allo scopo di offrire servizi e supporto alle famiglie con a carico una persona affetta da demenza senile, ed in particolare da Alzheimer, si è tenuto un seminario al quale hanno partecipato soci, familiari ed operatori.
Nella sede dell’associazione “Ada” di Catanzaro, presieduta da Francesca Migliarese, le psicologhe Stella Biamonte e Grazia Squillace hanno riassunto mesi di lavoro a contatto con i familiari che si sono rivolti ai centri di ascolto attivati presso le sedi dell’Ada coinvolte, facendosi portavoce dei loro bisogni e delle difficoltà che l’assistenza ad una persona affetta da Alzheimer e da demenza senile comporta.
La semplice organizzazione della giornata, infatti, richiede spesso sforzi enormi, e la vicinanza, anche solo psicologica, di una persona sensibile e preparata può rivelarsi assai preziosa. Gli operatori ed i volontari, però, nei centri di ascolto e nei gruppi di auto-mutuo-aiuto condotti, si sono trovati davanti ad un ostacolo ancora più grande da superare: la reticenza a parlare ed a farsi aiutare da parte degli stessi familiari, che forse provano imbarazzo ad ammettere in quali condizioni si trovi il proprio congiunto.