Cimino: “operazione anticrimine, sano contributo alla liberazione della città”
“Quanto è accaduto ieri con una delle operazioni anticrimine più importante negli ultimi anni in Italia, è fatto che va aldilà degli stessi risultati giudiziari e repressivi. Settantatre arresti, tutti appartenenti a due famiglie rom, alleate e antagoniste insieme, sono tanti. Tutto lascia immaginare che se le maglie della giustizia non si allargheranno, la speranza che una parte della Città possa essersi liberata dal giogo e dal ricatto criminale, stia tramutandosi in realtà. Il plauso alle forze di polizia e alla Procura, che si unisce al grazie sentito, deve essere riempito di sforzi nuovi. Questi devono essere primariamente compiuti dalle istituzioni e dal Governo, in particolare. L’approvazione del Pon sicurezza, per lungo tempo trascurato proprio dal Governo, è il primo contributo. Ma non basta. Occorre un potenziamento di uomini e mezzi per le forze di Polizia e per la Giurisdizione, senza i quali gli stessi odierni straordinari risultati si scioglierebbero come neve al sole. Il resto lo deve fare la politica e i politici. La prima, aggredendo con determinazione tutte le cause sociali che alimentano o, per taluni, addirittura giustificano il crimine, bonificando quelle zone di degrado urbano, che rapidamente si trasformano in palestra per i nuovi delinquenti. I secondi, restando molto alla larga da quegli ambienti notoriamente considerati una buona riserva di voti. A “pagamento”, secondo modalità diversificate. Il voto libero rende libera la politica e libera la Città. E si spera liberi qualche buona energia, costretta da questa anomala competizione a restare fuori dalle istituzioni”.