Rossano. Coraggio di cambiare: Ss 106, Consiglio ha perso una buona occasione
Statale 106: il Consiglio comunale di Rossano ha perso una buona occasione per trovare unità d’intenti su una battaglia comune e giusta, mirata ad affrontare una questione che da decenni sta ipotecando lo sviluppo del territorio.
Approvare all’unanimità la delibera che impegna il Governo e la Comunità europea ad assumere una posizione politica chiara ed inequivocabile sul definitivo ammodernamento della strada della morte, sarebbe stato un gesto lungimirante. Al di là delle appartenenze. Invece ha prevalso il concetto della contrapposizione a tutti i costi, adducendo motivazioni assurde che, a prescindere dalla tematica in discussione, non lasciano sperare nulla di buono per il futuro.
È, questo, il pensiero unanime del coordinamento civico del Coraggio di Cambiare l’Italia, presieduto da Vincenzo Scarcello, riunitosi domenica scorsa (13 novembre), insieme al Gruppo consiliare e alla presenza del Coordinatore nazionale Giuseppe Graziano, per discutere e fare il punto sulle diverse questioni che stanno interessando la Città ed il territorio.
“Sulla questione SS106 – spiegano da coordinamento - la nostra posizione è cristallina, da sempre. Lo scorso luglio a Sibari, insieme ai Comuni della Sibaritide, agli Imprenditori e al mondo dell’associazionismo abbiamo intrapreso un percorso mirato a sostenere e intensificare la battaglia civile sulla mobilità stradale della Calabria Est. La nostra delibera, condivisa dal Presidente dell’Associazione Basta Vittime sulla SS 106 e che abbiamo proposto agli oltre 90 comuni del litorale ionico calabrese, attraversati dalla strada della morte, non è altro che la concretizzazione del primo step di questo cammino. Il primo. Non l’unico.”
Coraggio di Cambiare sottolinea poi che condivide “a pieno, infatti, la necessità di istituire formalmente il tavolo istituzionale dei Sindaci sulla Statale 106 - di cui con un emendamento si è fatto cenno anche nel deliberato approvato a maggioranza dal Consiglio comunale – perché potrebbe rappresentare l’organo consultivo ufficiale da cui far passare tutte le iniziative istituzionali mirate ad una concreta risoluzione della questione. Ma l’input e la responsabilità di istituire e convocare il tavolo deve giungere dal Primo Cittadino, che si spera possa presto rendersi fautore di questa iniziativa”.
“Probabilmente esiste, così come denunciato dalla stessa Associazione Basta Vittime sulla SS106 – prosegue - una mancanza di volontà da parte di alcune forze politiche cittadine nel voler affrontare e portare a soluzione questa come altre grandi questioni del territorio. Lo si evince dall’andamento dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale. Alcuni gruppi di Opposizione, pur di ostacolare un deliberato chiaro, fondato su dati reali e relativo ad una problematica altrettanto lapalissiana, hanno protratto la discussione per oltre quattro ore, portando motivazioni assurde e infondate e sperando di poter giungere all’annullamento del documento. Non è questo il metodo di fare politica che noi intendiamo. Quando si discute di problemi che riguardano la collettività – concludono dal Coordinamento - non esistono posizioni di principio che tengano”.