Progetto alternanza scuola-lavoro: il CSV avvia una collaborazione con l’istituto De Nobili
Davanti ad una platea di centossessanta studenti delle terze e quarte classi del liceo “De Nobili” con l’indirizzo delle “scienze umane”, Giulia Menniti, referente dell’area promozione del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, ha tenuto il primo degli incontri programmati nell’ambito del progetto ministeriale di alternanza scuola – lavoro. E’ il secondo anno, del resto, che il CSV di Catanzaro intavola una collaborazione con il liceo guidato dalla dirigente Maria Bordino, finalizzata ad orientare gli studenti sul futuro lavorativo che un giorno li vedrà protagonisti in ambito sociale.
La collaborazione, d’altronde, in virtù della legge 107/15, punta sulla previsione di percorsi alternativi che arricchiscano i curricula scolastici dei futuri operatori del sociale. E quest’anno mira anche alla formazione di gruppi di lavoro che vadano a verificare “sul campo” come operano i servizi. Saranno previste, infatti, delle “incursioni” presso l’assessorato alle Politiche Sociali, il Consultorio Familiare, il Sert ed il servizio dedicato alla Tutela Anziani.
Per attirare sin da subito l’attenzione degli studenti, Giulia Menniti (con lei c’erano il presidente del CSV di Catanzaro, Luigi Cuomo, il membro del direttivo Caterina Iuliano e l’addetta stampa Benedetta Garofalo) ha preso spunto dalla celebre frase di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Decidere di cambiare il mondo significa, infatti, non stare a guardare. Significa sapere accorgersi dei bisogni degli altri, che non sono solo materiali: è infatti più facile dare da mangiare che pensare a progetti dinamici e non assistenziali, capaci di restituire la dignità perduta ed il ritorno in società degli esclusi. L’escluso, d’altronde, non è soltanto il povero, ma è colui che, per i più svariati motivi, la società porta a discriminare: ecco perché è importante riscoprirsi “cittadini attivi”, anche all’interno di organizzazioni, per riuscire a creare relazioni autentiche e fare pratica di partecipazione responsabile, sempre nel rispetto dell’altrui volontà. Il volontariato è uno dei “luoghi” deputati a consolidare la propria identità personale e sociale, ed a far crescere quella altrui in totale gratuità: c’è anche un articolo della Costituzione, l’articolo 2, che riconosce i diritti inviolabili dell’uomo pure all’interno delle formazioni sociali di cui sceglie di fare parte.
L’incontro, insomma, come ha ben riassunto il giovane Lorenzo, è riuscito a far acquisire la consapevolezza di voler cambiare. Ed è già un primo passo.
Ad affiancare Giulia Menniti nel secondo incontro con gli studenti è stata invece Amalia Talarico, presidente regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali. Nel suo intervento, la Talarico ha posto l’attenzione sulla professione, che svolge un ruolo centrale in ambito socio-sanitario.