Assemblea al Centro Civico di Pellaro per le ragioni del sì
“Una riforma costituzionale che ci consegnerà un’Italia più stabile, una democrazia più semplice ed accessibile, un sistema statale più pronto a recepire le esigenze degli enti locali e delle comunità che vivono sui territori e ne combattono i problemi”. Con queste parole il sindaco di Firenze Claudio Nardella ha concluso al Centro Civico di Pellaro l’importante iniziativa pubblica organizzata dal Comitato “Reggio Calabria per il si”, alla quale hanno preso parte il coordinatore dello stesso comitato Giuseppe Marino, assessore della Giunta comunale reggina, insieme al segretario regionale del Partito democratico Ernesto Magorno, agli assessori Antonino Zimbalatti e Armando Neri e ai Consiglieri comunali Nancy Iachino, Giovanni Latella e Antonio Ruvolo. Un incontro che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini tra i quali tanti sostenitori della campagna referendaria per il sì alla riforma costituzionale ed altrettanti curiosi che hanno utilizzato questa occasione di confronto, alla presenza del primo Cittadino di Firenze, per chiarirsi le idee entrando realmente nel merito del quesito referendario.
“E’ stato un momento di altissima partecipazione civica - hanno commentato con soddisfazione gli organizzatori - sempre più cittadini giorno dopo giorno prendono coscienza dell’importanza dell’appuntamento referendario per il quale saremo chiamati alle urne il prossimo 4 dicembre. La riforma costituzionale è un’occasione storica per l’Italia ed in particolare per il sud, per affermare la nostra voce e chiedere che una volta per tutte le istituzioni nazionali si allineino alle esigenze dei nostri territori. Non è un caso - hanno aggiunto i rappresentanti del Comitato - che la Lega Nord sia fortemente schierata per il No alle riforme costituzionali. Da meridionalisti convinti, ma ancor prima da Italiani, riteniamo di voler dare il nostro importante contributo, prendendo in mano e il nostro futuro e raccogliendo la sfida che la riforma ci pone di fronte.
“Per un Parlamento che superi una volta per tutte l’odioso rimpallo delle leggi tra la Camera ed il Senato, per una reale riduzione dei costi della politica, a cominciare dal taglio delle spese per il Senato ed i senatori, che saranno eletti dai cittadini attraverso gli Enti territoriali e non saranno retribuiti, dall’abrogazione di Enti inutili come il Cnel e le Province, all’abbassamento degli stipendi dei consiglieri regionali, per finire con la redistribuzione delle competenze tra Stato e Regioni su materie importanti che ci consentiranno di uniformare servizi ed infrastrutture su tutto il territorio nazionale. Per tutte queste ragioni è importante votare Sì al referendum, contro chi si oppone al cambiamento, agitando qualche vetusto spauracchio e sostenendo stucchevoli posizioni conservatrici, con il mero intento di rimanere aggrappato a qualche poltrona”.