Rende, grande successo all’inaugurazione della mostra “Calabrie”

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È stata inaugurata lo scorso venerdì al museo Civico la mostra fotografica "Calabrie, territori di cinema" -visitabile sino al 30 novembre- in occasione del premio "Mario Gallo" assegnato quest'anno a uno degli ideatori del festival del cinema di Roma: Mario Sesti. Soddisfazione da parte dell'assessora al centro storico Marina Pasqua: "la collaborazione con la Cineteca ha portato alla realizzazione di questa serata inserita in un più ampio progetto che è quello nato con Fare Rende: una visione di città dove la cultura è motore di innovazione politica ed economica. Abbiamo ridato vita al cinema più antico della Calabria -il Santa Chiara- in un periodo storico in cui la settima arte appare in affanno.".

Lo stesso Eugenio Attanasio ha sottolineato come il lavoro della Cineteca di conservazione della memoria si sia sposato con le location scelte nel centro storico di Rende. Studiare il cinema al liceo come si fa con i Promessi Sposi di Manzoni: il critico e documentarista Mario Sesti non ha dubbi su come far rinascere un cinema in crisi d'identità. "Oggi possiamo ridare dignità al cinema attraverso i festival: bisogna avvicinare la gente alla settima arte come esperienza di socializzazione e condivisione, ritornare a un cinema popolare. I festival hanno oggi questa funzione: condividere le emozioni più intense con dei perfetti sconosciuti. Il valore sociale di questa arte andrà sennò perduto e assisteremo a un vero e proprio processo di balcanizzazione.".

Dopo il racconto del giovane distributore Luigi La Torre che ha narrato le difficoltà di un mestiere in continuo divenire, ma: "capace di riuscire ad apprezzare ogni volta il privilegio di consentire a qualcosa che si ama di arrivare al pubblico come è stato per "La terra dei santi" e come mi auguro sarà per "Marte". Ritirando il premio consegnatogli da Giovanni Scarfò e introdotto da Maria Rosaria Donato, Sesti ha voluto ricordare Mario Gallo, l'incontro che ebbero quando l'allora cronista lo intervistò e il successo che il produttore ebbe con "Ecce Bombo". La serata si è conclusa con la doppia proiezione de "La sequenza" documentario del critico sul finale poi tagliato di "Otto e Mezzo" e "La strada" tra i titoli della retrospettiva che il cinema Santa Chiara ha voluto dedicare a Federico Fellini.