Banca Popolare del Mezzogiorno: 8,4 mln utile a settembre 2010
Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Mezzogiorno ha approvato nella seduta del 10 novembre scorso il rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010. "In un anno caratterizzato dal persistere di un quadro congiunturale sfavorevole, - si legge in una nota - la Banca ha continuato a garantire un forte sostegno all'economia del territorio. Questo ha comportato la necessita' di dover registrare maggiori accantonamenti e altresi' di rinunciare a parte degli utili conseguiti lo scorso anno. Al 30 settembre 2010 l'utile della Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A si attesta a 8,4 mln, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 59,5%. Ad incidere in modo determinante sul risultato intermedio sono i maggiori accantonamenti che la Banca prudenzialmente ha inteso fare, tenendo conto della difficile situazione in cui molte imprese del territorio si sono venute a trovare. Grazie ai nuovi accantonamenti, - si fa rilevare - al 30 settembre, la Banca realizza una copertura delle sofferenze pari al 65%, a tutela dei soci investitori dell'Istituto. Di converso, la Banca ha registrato una rilevante crescita nei volumi amministrati con riferimento sia alla raccolta che agli impieghi. L'espansione degli aggregati patrimoniali e dei servizi attesta la capacita' della Banca di inserirsi con successo nelle aree presidiate, quindi la professionalita' del personale e la competitivita' dell'offerta commerciale. In tale ambito - e' scritto - assume particolare rilevanza il sostegno finanziario alle imprese e alle famiglie attestato da una crescita dei finanziamenti nell'ultimo anno del 17,7% di cui il 6,7% nei primi nove mesi del 2010. Tale dato porta i crediti verso la clientela al 90% del totale dei fondi raccolti sotto forma di risparmio dal territorio. Anche il territorio continua a manifestare la sua fiducia verso l'Istituto essendo il numero dei soci cresciuto del 13% rispetto allo scorso anno e potendo cosi' la Banca contare su un vasto corpo sociale composto di quasi 21.000 soci". Le principali grandezze patrimoniali rilevate al 30 settembre 2010 poste tutte a raffronto con i dati del bilancio della Banca al 31/12/2009 sono raccolta diretta 2.947 mln. (+1,9% rispetto a dicembre 2009); raccolta indiretta 1.195 mln. (+2,6% rispetto a dicembre 2009); raccolta complessiva da clientela 4.142 mln. (+2,1% rispetto a dicembre 2009); crediti verso clientela 2.669 mln (+6,7% rispetto a dicembre 2009); rapporto sofferenze nette/ impieghi 1,3% (invariato rispetto a dicembre); - Patrimonio netto - incluso il risultato di esercizio - 347,6 mln. (invariato rispetto a dicembre). "Quanto alle risultanze reddituali, - si evidenzia - il livello particolarmente basso dei tassi ha determinato una contrazione del margine di interesse, pressoche' compensata dall'eccellente andamento del comparto commissionale. I costi operativi sono cresciuti per effetto sia dell'aumento delle spese per il personale che delle spese amministrative, conseguenza dell'ulteriore espansione della Banca". I risultati diffusi dalla banca rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono: margine di interesse 66,2 mln (-6,0%); commissioni nette 42 mln. (+24,2%); margine di intermediazione 109,8 mln (+0,2%); risultato netto della gestione finanziaria 93,4 mln (-10%); costi operativi 76,5 mln (+9,2%); utile netto 8,4 mln (-59,5%). La Banca conta alla fine di settembre 959 unita', - e' scritto - con una rete distributiva che si compone di 114 sportelli distribuiti sulle quattro regioni della Basificata, Calabria, Puglia e Sicilia".