Raggiri e ricatti per estorcere danaro a un imprenditore, arrestati due professionisti
A seguito della denuncia presentata da un imprenditore reggino, gli investigatori della Squadra Mobile del capoluogo e del Commissariato di Villa San Giovanni hanno arrestato un architetto reggino P.C.S., di 53 anni, ed il suocero, P.S.C., di 78.
I due, dopo aver incassato la somma di 55 mila euro, pattuita per le prestazioni professionali rese alla ditta di cui il denunciante era socio, e relative alla realizzazione di un complesso di 35 unità abitative, di due avrebbero preteso, con una richiesta formale, un ulteriore pagamento per le stesse prestazioni professionali, per un importo di 185 mila euro. Successivamente, genero e suocero, non avendo ottenuto la somma richiesta, avrebbero poi rivendicato la somma di 353 mila euro.
Secondo gli investigatori, i due, quindi, avrebbero prima minacciato l’imprenditore e poi si sarebbero dichiarati disposti a rinunciare alle vie legali, a cui avevano già ricorso, dietro il pagamento di 240 mila euro, con una prima rata di 55 mila da pagare in contanti. Se la vittima si fosse opposta alla proposta, avrebbe subito delle gravi conseguenze patrimoniali.
La Polizia, dopo aver svolto le indagini ed i riscontri necessari su quanto dichiarato dalla vittima, ha così tratto in arresto i due mentre incassavano i 55 mila euro estorti all’imprenditore reggino. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato gli arresti e disposto per entrambi i domiciliari.