Al Pasquino Crupi di Reggio incontro sul pittore Tommaso Minniti
Promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia e dall’Associazione Anassilaos si terrà giovedì 24 novembre alle 17, presso il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, che custodisce ed espone talune importanti tele dell’artista, un incontro sul pittore e poeta Tommaso Minniti, in arte Mintom, in occasione della intitolazione a suo nome della Sezione Arti Figurative dell’Associazione Anassilaos.
Alla manifestazione interverranno Eduardo Lamberti Castronuovo, Assessore alla Cultura; il Presidente di Anassilaos Stefano Iorfida e la Responsabile Sezione Arti Figurative del Sodalizio Gloria Oliveti. Interventi critici sull’artista e sul poeta saranno svolti invece da Pina De Felice, Responsabile Poesia Anassilaos, Elvira Leuzzi Calveri, studiosa di arte, Francesca Neri, studiosa di letteratura. Brani poetici di Mintom saranno letti dai poeti e amici del Lunedì di Anassilaos.
Pittore, grafico e poeta Tommaso Minniti è nato a Reggio Calabria. Ha partecipato attivamente alla vita artistica nazionale ed è conosciuto come l'artista dal "pregiato impasto pittorico" (da Ore d'Arte). Docente di Educazione Artistica presso l'Accademia di Belle Arti, è autore di due premiate raccolte di poesia: "Chi sono", "L'urto" e "Plenilunio" e di un libro di reportage "1 viaggi di Mintom".
Si è cimentato in vari ed importanti concorsi nazionali ottenendo notevoli successi, titoli onorifici ed accademici tra i quali: il Gran Premio Club del Collezionista, Milano 1974. Il suo nome figura in importanti riviste d'arte e molte delle sue opere sono collocate in diverse città italiane. Il suo stile pittorico si distingue per una impronta tutta propria che conferisce alle tele morbidezza e plasticità.
La sua pennelata fluisce di getto e si adegua ai sentimenti del cuore così da dare risalto alle immagini e umanità ai colori. L’intitolazione a nome di Mintom della Sezione Arti Figurative di Anassilaos vuole essere – scrive il Presidente del Sodalizio reggino - un atto di omaggio ad un artista la cui vita e la cui opera complessiva, come appare evidente dai dipinti, su tela e su tavola, e dalle grafiche, ha attraversato le vicende artistiche della città negli ultimi quarant’anni del 20° secolo.
Figura appartata e distante dalle ribalte facili, estranea alle polemiche che da sempre sogliono caratterizzare l'arte, gli artisti e la società all'interno della quale essi operano Mintom si presenta oggi, nelle tele esposte permanentemente presso il Palazzo della Cultura, nella ricchezza della tua tavolozza variata per temi e tecniche a dimostrazione la sua inesauribile voglia di ricerca, del suo desiderio di battere sempre nuove vie e di non essere mai eguale a se stesso.
È un artista che scruta il mondo che lo circonda ritraendolo con una attenzione colma di rispetto e umana pietà affrontando i temi più diversi con tecniche anch'esse le più varie (ora figurativo ora informale) così da essere o sembrare realista, impressionista, espressionista, simbolista, persino, in qualche caso, naif. Ritrattista dotato del dono raro di scrutare la psicologia del personaggio ritratto; autore di nature morte e paesaggi; pittore di nudi; artista del sacro; pittore di esotismi, frutto dei suoi viaggi elefanti); maestro di variazioni sul tema della maschera e volto di ascendenza letteraria (tema anche di una delle sue più belle liriche "maschera e volto/vagheggiano nel guscio/e l'essenza dissolve/ i vapori dell'ani-ma/che guarda lontano); di variazioni sul tema del Libro per eccellenza "La Bibbia" (vedi le tre tele su Adamo ed Eva), pittore capace di cogliere nella serie dell'Attesa (sei pannelli) momenti di intensa, privata vita quotidiana