Referendum: D’attorre di Sinistra Italiana, “dalla Calabria arriverà un forte No”
“Siamo fiduciosi che da Sud e dalla Calabria possano arrivare una notevole spinta per il no e un giudizio negativo sul merito della riforma e sul governo che l’ha imposta”. Lo ha affermato il deputato Alfredo D’Attorre, componente dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana, intervenendo a una conferenza stampa a Lamezia Terme sui temi del referendum.
“Il Sud – ha aggiunto D’Attorre - è la parte dell’Italia che più ha da perdere dall’indebolimento della Costituzione, al cui interno c’è una forte idea di eguaglianza sociale e territoriale che rischia di essere vanificata dall’approvazione della riforma. Si pensi a esempio alla sanità: il problema della sanità al Sud è il suo finanziamento e non quello che c’è scritto nella Costituzione. In più la riforma toglie anche ai cittadini calabresi e meridionali il potere di eleggere i senatori”.
Il deputato di Sinistra Italiana ha quindi commentato anche la norma della legge di stabilità che elimina l’incompatibilità tra le cariche di presidente di Regione e di commissario alla sanità, norma che riguarderebbe in particolare i governatori della Campania De Luca e della Calabria Oliverio: “E’ una smaccata manovra elettorale. Quando due anni fa era stato proposto il superamento dell'incompatibilità, il governo aveva detto no. Adesso evidentemente il governatore campano De Luca è riuscito a utilizzare argomenti più persuasivi. Quello che è avvenuto – ha proseguito D’Attorre - è ancora più grave alla luce degli espliciti riferimenti di De Luca al blocco di voti della sanità privata e ai corposi interessi nel settore del senatore cosentiniano D'Anna, alleato di ferro del governatore campano e decisivo per la sua elezione. A questo sistema di potere, che recluta il peggio della vecchia destra e che a livello nazionale gode della protezione diretta del sottosegretario Lotti, si è voluto dare un appoggio esplicito in cambio del blocco di voti clientelari nella sanità privata che De Luca promette per il referendum. Quanto a Oliverio, francamente – ha sostenuto ancora il parlamentare di Sinistra Italiana - dubito che il governatore calabrese abbia avuto un ruolo significativo in questa vicenda. Mi sembra che finora l'acquiescenza di Oliverio rispetto al governo nazionale abbia portato molto poco alla Calabria”.
Un ultimo passaggio D’Attorre l’ha dedicato alla decisione della Corte costituzionale di censurare parte della riforma della pubblica amministrazione varata dal governo, una decisione che – secondo il deputato di Sinistra Italiana - “è una pietra tombale sulla credibilità riformatrice del governo Renzi. Scrivono con i piedi una legge ordinaria come la riforma della pubblica amministrazione e, invece di chiedere scusa per la loro incapacità, reagiscono aggredendo l'autonomia della Corte costituzionale e definendo la sua funzione un intralcio burocratico. Si conferma il tratto di fondo di questo governo, costituito da un misto di incompetenza e arroganza. Un governo serio e rispettoso delle istituzioni – ha concluso il deputato di Sinistra Italiana - avrebbe chiesto scusa per l’errore. A un governo incapace di scrivere decentemente una legge ordinaria, a maggior ragione, gli italiani non consentiranno di imporre la riscrittura dell'intera seconda parte della Costituzione”.