A Cosenza la 48ma edizione del Premio “Il Sensivismo”
La città di Cosenza ospiterà giovedì 1 dicembre, alle ore 17,00, nella Sala capitolare del Chiostro di San Domenico, la 48ma edizione del Premio “Il Sensivismo”, ideato dal maestro Aldo Del Bianco e attribuito a personalità, prevalentemente calabresi, che si sono distinte nei settori dell'arte, della storia, della cultura, dell'imprenditoria. L'iniziativa rientra nel cartellone di “Buone Feste cosentine”, promosso dall'Assessorato alla comunicazione, turismo, marketing territoriale e grandi eventi guidato da Rosaria Succurro.
Sempre giovedì, subito dopo la consegna del premio, è previsto il vernissage della personale del maestro Del Bianco “Fra sogno e realtà”. Scoperto agli inizi degli anni settanta dal giornalista Luciano Rossi, Aldo Del Bianco rappresenta, insieme ad Albino Lorenzo e ad Attilio Zangari, una delle figure più prestigiose della cultura artistica contemporanea espresse dalla Calabria. Numerosissime le mostre che ha tenuto in Italia ed all'estero riscuotendo grande apprezzamento di pubblico e da parte della critica.
Tra i Paesi che hanno ospitato sue esposizioni figurano la Francia, la Svizzera, l'Austria, ma anche Argentina e Uruguay. Pur esercitando negli anni la sua attività artistica prevalentemente a Roma, Aldo Del Bianco ha mantenuto con la sua Calabria (è nativo di Fiumefreddo Bruzio) un legame profondo che ha fatto sì che la sua terra fosse comunque la base di partenza della sua ispirazione artistica. Del Bianco è fondatore della corrente del “Sensivismo” che esprime uno stile pittorico basato sulle percezioni, sulle emozioni, sulle sensazioni, appunto, che la realtà può suscitare, come in una continua ricerca volta a catturare qualcosa di sfuggente, forse la serenità dell'infanzia o l'armonia di una vita scandita da quei ritmi antichi e lenti che la modernità ha inesorabilmente accelerato.
Di qui l'esigenza dell'artista Del Bianco di rifugiarsi in un mondo diverso nel quale poter liberamente esprimere il suo estro e il suo desiderio di intimità e di silenzio. Sulla tela Del Bianco dà forma alle sue percezioni, restituendoci la realtà non come è, ma come egli la sente, quasi in uno sforzo proteso a decodificare l'inconoscibile. Ecco perché il maestro Del Bianco si affida all'inconscio, al sogno, alla poesia, per cogliere il significato più profondo dell'esistenza. Altra caratteristica delle tele di Del Bianco è che la sua pittura può definirsi “musicale” nel senso che i colori dei suoi quadri, ora morbidi, ora più pastosi ed intensi, rappresentano, in qualche misura, le note di un'armonia cromatica. La mostra del maestro Del Bianco resterà allestita nel Chiostro di San Domenico, nella sala adiacente alla Capitolare, fino al 10 dicembre.