Sorpresi a cacciare con richiami acustici illegali, cinque denunce
Cinque cacciatori sono stati denunciati e sei fucili, con relativo munizionamento, oltre a quattro richiami elettroacustici illegali, sono stati invece sequestrati. È il bilancio di quattro operazioni svolte negli ultimi giorni dal Corpo forestale dello Stato.
Il reato comune in tutte le operazioni è stato l’utilizzo illegale di richiami elettroacustici. I primi due cacciatori, individuati dagli Agenti del Comando di Reggio Calabria, sono C.A. e D.S.F., entrambi di 69 anni e residenti nel capoluogo: sono stati sorpresi in località Pellaro-Curduma all’interno di un terreno privato, appostati accanto ad un richiamo acustico per l’avifauna in funzione.
Il terzo cacciatore, C.A., 49enne residente a Palizzi, è stato individuato in località Licofossi del comune di Bova, durante un pattugliamento del personale della Stazione di Melito di Porto Salvo e Bagaladi.
Gli altri due sono P.S. di 28 anni, individuato in località Galatoni di Terranova Sappo Minulio, e A.F. di 60 anni, sorpreso in località Giardino di Varapodio: entrambe sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria nel corso di operazioni congiunte del personale dei Comandi Stazione di Oppido Mamertina, S. Eufemia d’Aspromonte e Gambarie d’Aspromonte.
I cinque cacciatori sono stati deferiti in stato di libertà. I sei fucili con relativo munizionamento, nonché quattro richiami acustici elettromagnetici sono stati posti sotto sequestro penale. Contestualmente sono state avviate le procedure per l’eventuale sospensione della licenza di caccia.