Alle Muse uno sportivo calabrese dalla maratona di New York
Il “Laboratorio delle Arti e delle Lettere - Le Muse” di Reggio Calabria domenica scorsa, ha animato il consueto salotto settimanale con l’appuntamento “Correndo ho imparato a camminare”.
L’occasione, ha ricordato il presidente Muse Giuseppe Livoti, è data da una pubblicazione di un promettente giovane di origini calabresi, Ismaele Morabito originario di Palizzi, vero e proprio volto della Calabria vincente, il quale ha scritto la propria esperienza di vita con lo stile del diario, del taccuino da viaggio, volto alla scoperta dello sport come ragione di vita e scoperta dei suoi valori, umani, formativi e culturali.
Una conversazione animata da professionalità e personalità istituzionali, come quella del presidente del Consiglio Comunale di Fiumefreddo di Sicilia, il dott. Giuseppe Nucifora che condivide con lo scrittore la passione per lo sport. Nucifora ha ribadito come i giovani hanno bisogno di esempi di altri coetanei ed Ismaele è uno di questi, il testo scritto non è solo pagine di cronostoria, ma anche esaltazione dei luoghi, dei paesaggi come quelli di Palizzi e di Fiumefreddo: da qui la loro promozione anche turistica, poiché cittadine descritte nella sensazione del vissuto. Pensiero questo condiviso dal sindaco di Palizzi Walter Scerbo, sostenitore della forza interiore dei giovani che hanno origini nell’area jonica, hanno uno spinta in più, sostiene Scerbo e dal film “Il ragazzo di Calabria” ad oggi, i giovani ancora cercano il loro riscatto. Riscatto commenta il primo cittadino, che Palizzi oggi ha poiché gli spazi sportivi sono una nostra priorità programmatica e noi teniamo conto della vocazione dei territori.
Lo sport è stato esaminato anche da un punto di vista formativo e la testimonianza della dirigente del Liceo Scientifico “A. Volta” Mariella Palazzolo è servita a informare sul ruolo della Scuola innovata con la riforma dei licei del 2010. La cultura dello sport, conferma la Palazzolo oggi la si studia, dobbiamo guardare avanti ed oggi il mio istituto guarda all’innovazione con i suoi spazi all’avanguardia per i giovani che poi sceglieranno questa disciplina come attività professionale. Lo sport è palestra di vita aggiunge la dirigente e noi attuiamo progetti ed iniziative a volte lontani dai clamori della comunicazione perché formare vuol dire operare per amore dei ragazzi.
Maurizio Condipodero – presidente regionale del Coni Calabria nel suo intervento ha esaltato l’attività sportiva e di scrittore di Ismaele Morabito: lo sport è anche questo, comunicare, formare, serve per conoscere se stessi ed i propri limiti; il mondo antico vedeva gli sportivi di un tempo paragonati ai politici, ma oggi ciò non accade. Il mio impegno in Coni come presidente ha detto Condipodero, serve a promuovere lo sport nella nostra regione che purtroppo per scelte politiche sbagliate vede poche strutture, non si pianificano gli spazi utili e non si è capito che con grossi eventi sportivi si può fare new economy. Ismaele Morabito ha raccontato la sua esperienza di giovane scrittore che è servita a descrivere la sua passione sin da piccolo: il fatto di essere un maratoneta, dice, mi ha visto sin da piccolo sostenuto dai miei genitori, sempre in allenamento, utile al corpo ed alla mente. Ma l’esperienza che probabilmente scriverò è l’aver partecipato, il 6 novembre 2016 alla Maratona di New York arrivando come italiano al 15 posto, categoria under 30, dopo 42 Km circa: un correre a bordo strada, dove mi sono sentito cittadino del mondo con il tifo di un pubblico internazionale, confermando la mia idea quella che lo sport unisce e rende tutti uguali.