Locale di Cirò: sequestrati beni per 300mila euro
Nella mattinata odierna, le Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria di Crotone hanno operato un sequestro di beni a Cirò Marina, in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Crotone – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro (Direzione Distrettuale Antimafia). Il provvedimento giudiziario è conseguente ad una indagine patrimoniale effettuata dai finanzieri crotonesi nei confronti di B.F. di 31 anni, ritenuto personaggio emergente nell’organizzazione criminale mafiosa nota come “locale di Cirò”. La partecipazione al sodalizio criminoso è stata riconosciuta, da ultimo, con l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, disposta dal Tribunale di Crotone nell’aprile 2009, anche in relazione ai precedenti di polizia del soggetto, che era stato tratto in arresto nel 2007 per associazione di stampo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Gli accertamenti effettuati, estesi anche ai componenti del nucleo familiare secondo quanto previsto dalla normativa antimafia, hanno evidenziato che, a fronte di redditi di modesta entità (ritenuti insufficienti a soddisfare in pieno le primarie esigenze), B.F. ed i suoi familiari hanno accumulato beni e disponibilità sproporzionate ed ingiustificabili. Alla luce della evidente disparità tra i redditi conseguiti ed il patrimonio ricostruito attraverso l’indagine, il Tribunale ha disposto il sequestro di 2 esercizi commerciali ritenuti provento dell’attività criminosa del B.F., ma strumentalmente intestati alla madre ed alla sorella. Oltre alle attività d’impresa, per la prosecuzione delle quali è stato nominato un amministratore giudiziario, sono state sequestrate 2 autovetture e disponibilità bancarie per un valore complessivo stimato in Euro 300.000.