Lavoro gratuito per il Psc, Cgil: decisione del Tar “devasta” i diritti

Catanzaro Attualità

"Apprendiamo che la prima sezione del Tar Calabria ha rigettato l’istanza di sospensione avanzata dall’ing. Angotti per la sospensione del Bando che il Comune di Catanzaro ha pubblicato per la redazione del PSC e nel quale viene previsto il lavoro gratuito per i professionisti. Lungi da noi commentare sentenze della Magistratura che rispettiamo ed in attesa degli sviluppi futuri della vicenda, vogliamo esprimere e ribadire il disappunto e la contrarietà alle politiche della giunta targata Abramo”.

Così in una nota la Cgil di Catanzaro. “È un fatto culturale e non giuridico – prosegue la Sigla - pensare che il lavoro non vada pagato. Un fatto devastante sotto il profilo dei diritti, che fa tornare indietro di un secolo le conquiste ottenute dai lavoratori. Perché si può chiedere ad un professionista di lavorare gratuitamente? Qual è la ratio secondo la quale esisterebbero lavoratori di diverse classi e serie e che, in base a questa suddivisione, la politica può decidere chi merita di essere pagato e chi no?”

La Cgil pensa che “la fatica di ogni uomo o donna vada compensata adeguatamente. C’è scritto nella Costituzione Italiana, c’è scritto nella proposta di legge di iniziativa popolare per la Carta dei Diritti Universali del Lavoro che la CGIL ha presentato, sostenuta da più di un milione di firme, in Parlamento.

L’amministrazione comunale sarà mossa certamente da uno spirito nobile di contenimento della spesa pubblica, ci chiediamo come mai certi risparmi si pensano e si attuano solo sulla pelle dei lavoratori e non in altri ambiti”.

La sigla si dice dunque “solidale con i professionisti impegnati in una battaglia giusta e coraggiosa per la dignità del lavoro e attiverà ogni utile azione a ricondurre l’amministrazione comunale nella legalità e nel rispetto dei diritti di chi lavora onestamente".