Servizi taxi accessibili ai disabili
Più taxi accessibili. È l’augurio di Vincenzo Gallo, padre di un ragazzo disabile che, dopo aver girato numerose città italiane, auspica l’arrivo del servizio taxi accessibile anche in altre città italiane. “Mi auguro – scrive Vincenzo - che un numero sempre maggiore di città dia la possibilità a residenti e turisti con disabilità di potersi spostare liberamente 24 ore su 24 su tutto il territorio per motivi di salute, di studio, di lavoro, per praticare attività sportiva/ricreativa e per poter partecipare in genere alla vita sociale”. Anche in virtù della “normativa sulle barriere architettoniche riguarda anche tutti i mezzi di trasporto”.
Il pensiero di Vincenzo nasce dall’esperienza maturata in numerose città italiane che hanno investito tanto sulla mobilità, quanto sull’accessibilità dei mezzi di trasporto. “A Bologna ad esempio è attivo un servizio taxi per tutti da oltre venti anni e una sola cooperativa offre ora 25 taxi accessibili anche a persone che si spostano su sedie a rotelle. A Roma da pochi anni è possibile prenotare oltre 40 taxi accessibili e a Milano dopo l’Expo circolano alcune decine di taxi per tutti. In Trentino invece è attivo da anni un servizio pubblico provinciale che permette alle persone con disabilità di spostarsi su tutto il territorio. A Cosenza il primo servizio di taxi per tutti è stato avviato dal Comune/Amaco alla fine degli anni 90 e nel 2003 è stato potenziato dal Comune con l'acquisto di nuovi mezzi e gestito tramite autisti comunali ed una cooperativa sociale”.
Poi la richiesta. Di attrezzare i mezzi con le apparecchiature per i disabili, “per acquistare e allestire ad esempio un Doblò-Fiat a tetto alto nuovo con un sollevatore bi-braccio per sedie a rotelle mi risulta che la spesa sia dell’ordine dei 25.000/30.000 euro”, scrive Vincenzo che poi aggiunge: “per il solo allestimento del veicolo con sollevatore la spesa dovrebbe essere di circa 10.000 euro Iva inclusa. Si spende di meno se si monta una rampa manuale (all’incirca 3000 euro + Iva).
“C’è la possibilità di acquistare il mezzo in leasing, con un finanziamento e probabilmente anche con la formula del noleggio a lungo termine, con una spesa mensile che include anche i costi di manutenzione. Al Sud si potrebbero utilizzare anche i fondi POR destinati alle aree urbane per l’avvio, il potenziamento e l’incentivazione di servizi taxi accessibili e l’acquisto di nuovi mezzi anche per sostituire quelli obsoleti da rottamare”.