Provincia Cosenza, dissesto idrogeologico, entro fine mese manifestazione unitaria a Roma

Cosenza Attualità

“Entro fine mese, in mancanza di risposte chiare e concrete da parte del Governo nazionale sullo stanziamento di risorse adeguate atte a fronteggiare le emergenze provocate dal maltempo ci vedremo costretti, insieme alle altre Province calabresi e a tutti i sindaci della Calabria a recarci a Roma per rivendicare quello che ci spetta di diritto, al pari delle altre regioni devastate dal maltempo. A Scopelliti chiediamo, ancora una volta, in qualità di Presidente della Regione Calabria, di porsi alla testa di questo grande movimento per richiamare l’attenzione del Governo su una situazione, che a stagione invernale ormai sopraggiunta, rischia di aggravarsi ulteriormente a causa delle abbondanti precipitazioni meteorologiche che stanno da tempo devastando la nostra regione”. E’ quanto è emerso dalla riunione convocata oggi pomeriggio presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza dal Presidente, on. Mario Oliverio a cui hanno partecipato numerosi sindaci dell’intera Provincia, Consiglieri regionali e provinciali e tantissimi amministratori locali. “Non si può- ha affermato Oliverio al termine dell’incontro- lasciare ulteriormente da sola una regione che non dispone di grandi mezzi economici e strutturali ad affrontare la grave situazione di dissesto idrogeologico che sta provocando notevole disagio tra le nostre popolazioni e che rischia di depauperare ulteriormente la nostra terra già così tanto provata sotto altri aspetti. In una regione come la nostra intervenire sul territorio deve essere la prima questione, se si vuole pensare ad uno sviluppo sostenibile. E’ per questo che si rende necessario assumere una decisione forte e unitaria, non strumentale, che sia assunzione di responsabilità nei confronti di questa terra”. “La Calabria, che non è figlia di un dio minore -ha concluso il Presidente della Provincia- al pari del Veneto e delle altre regioni colpite da alluvioni, frane e dissesti merita la stessa attenzione e reclama una maggiore presenza da parte dello Stato, affinchè arrivino segnali di vicinanza alle popolazioni così provate dai dissesti causati dal maltempo. I nostri sindaci, esposti a gravi responsabilità e continuo rischio, da due anni a questa parte operano in trincea, senza l’aiuto di nessuno, sono stanchi ed esausti. E’ arrivato il momento di dire basta e di far sentire forte la voce dei calabresi al Governo e all’intero Paese, soprattutto alla luce delle calamità verificatesi nelle ultime settimane, che si sono aggiunte a quelle degli ultimi due anni determinando un notevole aggravamento della situazione e dei rischi per i centri abitati, per gli uomini e le cose, le attività produttive e i servizi”.