Picchiata, umiliata e cacciata di casa. Trova il coraggio di denunciare, arrestato il marito
Una brutta storia fatta di maltrattamenti in famiglia che andava avanti da diverso tempo. Vittima una 33enne che, dopo una serie di violenze tra le mura domestiche, ha trovato il coraggio di superare la paura ma anche la vergogna, denunciando una spirale di umiliazioni e vessazioni che era stata costretta a subire dal marito, un muratore rumeno di 43 anni.
All’apice dell’ennesima lite quando, tornato a casa, l’uomo ha iniziato a inveirle contro minacciandola ripetutamente e colpendola con calci e pugni, la donna ha detto basta: cacciata di casa, spintonata lungo due rampe di scale fino a cadere a terra, la vittima è scappata in strada ed ha chiamato il 112 permettendo ai Carabinieri di intervenire immediatamente e fermare il marito che, nel frattempo, si era chiuso in casa.
I militari hanno ritrovato la 33enne lungo la via con indosso solo un accappatoio; dopo avrebbe raccontato dei suoi tormenti: violenze che, come dicevamo, si protraevano da diverso tempo e che proprio qualche giorno prima l’avevano vista subire un’ennesima aggressione venendo colpita ripetutamente al volto.
Accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro le sono state riscontrate varie escoriazioni, giudicate guaribili in 20 giorni. Il muratore, invece, arrestato con l’accusa di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, è ora in attesa del processo per direttissima.