Maltempo: presidente Provincia Cosenza, è l’ora di reagire
Al termine della riunione di ieri sera, a cui hanno preso numerosi sindaci e amministratori locali e regionali convocata dal presidente della Provincia di Cosenza per fare il punto sui danni del maltempo e sul grave dissesto idrogeologico che, anche nei giorni scorsi, hanno interessato la Calabria, conclusasi con la decisione che entro la fine del mese di novembre, qualora non dovessero arrivare risposte chiare e concrete da parte del Governo nazionale sullo stanziamento di risorse adeguate atte a fronteggiare le emergenze provocate dal maltempo, le Province calabresi insieme a tutti i sindaci e agli amministratori locali della Calabria si recheranno a Roma (probabilmente il 29 novembre prossimo) per rivendicare quello che alla Calabria spetta di diritto al pari delle altre regioni devastate dal maltempo, il presidente Mario Oliverio ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera aperta ai deputati e ai senatori calabresi di tutti i partiti per invitarli a mettersi alla testa, insieme al Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, del vasto movimento in atto. "Pregiatissimi signori deputati e senatori calabresi -scrive Oliverio- la decisione assunta di recente dal Governo nazionale di stanziare 20 milioni di euro, ovvero briciole rispetto all'entità' dei danni provocati dalle recenti alluvioni in tutto il Paese, e' espressione di una grave sottovalutazione e di un atteggiamento che ha posto e continua a porre i problemi del territorio e del suo grave dissesto idrogeologico in una posizione marginale. La nostra regione, come e' noto e come dimostrano anche le calamità che l'hanno colpita negli ultimi due anni e in particolare in questa settimana, e' particolarmente vulnerabile per la sua particolare fragilità idrogeologica. Purtroppo, la sottovalutazione e la mancanza di interventi da parte dello Stato, ha contribuito oggettivamente a determinare un aggravamento della situazione, con un forte innalzamento dei rischi. Dinanzi a questa situazione grave, come abbiamo piu' volte avuto modo di evidenziare inutilmente nel corso di questi mesi, e' necessaria una reazione ed una mobilitazione democratica, unitaria e libera da schemi di appartenenza, per far sentire al Paese, ma in primo luogo al Governo ed al suo Presidente, on. Berlusconi, che questa pericolosa sottovalutazione deve definitivamente cessare". "La Calabria - prosegue il presidente della Provincia di Cosenza - e' parte integrante dell'Italia. Essa, alla pari del Veneto e delle altre regioni colpite da emergenze atmosferiche a cui esprimiamo sincera e convinta solidarietà, merita la stessa considerazione per poter essere messa nelle condizioni di fronteggiare le gravi situazioni in atto e reclama la presenza e l'attenzione dello Stato perché giungano segnali di vicinanza alle popolazioni così provate dai dissesti causati dal maltempo. Nei mesi scorsi ci eravamo permessi di suggerire al Governatore Scopelliti di assumere una iniziativa unitaria nei confronti del Governo, con il sostegno delle cinque Province e degli oltre 400 Comuni calabresi, oltre che delle forze sociali e delle Università della regione ma, purtroppo, siamo rimasti inascoltati. Il Consiglio Provinciale di Cosenza, nella sua ultima seduta svoltasi nei giorni scorsi, ha approvato all'unanimità' un documento finale, che alleghiamo alla presente, in cui vengono indicate anche una serie di iniziative e di interventi che andrebbero assunti immediatamente da parte dello Stato e della Regione. Anche in questa occasione abbiamo rinnovato il nostro invito al Presidente Scopelliti ad assumere una forte iniziativa unitaria nei confronti del Governo Nazionale affinché la nostra regione possa essere adeguatamente considerata attraverso la destinazione delle risorse necessarie a far fronte alla grave situazione di dissesto idrogeologico. Siamo profondamente convinti che non si possa più rimanere inerti, passivi e in silenzio. Per questo motivo abbiamo deciso, insieme ai sindaci e agli amministratori locali dell'intera provincia con i quali ci siamo incontrati venerdì scorso, 12 novembre, per fare il punto sulla grave situazione in atto che, se entro la fine mese del mese di novembre, non dovessero arrivare risposte chiare e concrete da parte del Governo nazionale circa lo stanziamento di risorse adeguate atte a fronteggiare le emergenze provocate dal maltempo, di concerto con le altre Province calabresi e con tutti i sindaci della Calabria, ci recheremo a Roma per rivendicare quello che ci spetta di diritto, al pari delle altre regioni devastate dal maltempo". "A nostro parere - prosegue la missiva - e' necessario attivare da subito una iniziativa larga, forte ed incisiva nei confronti del Governo del Paese per avere risposte concrete in tempi rapidi, anche in considerazione del fatto che la stagione invernale ormai sopraggiunta potrebbe rivelarsi un drammatico tunnel per i nostri territori se non si dovessero realizzare gli interventi indispensabili, quanto meno nelle situazioni di maggiore criticità. Occorre porre mano definitivamente ad un progetto complessivo di sistemazione idrogeologica e di difesa del suolo senza ulteriori perdite di tempo e tentennamenti. Di fronte a problemi così gravi e urgenti non ci possono essere divisioni o, peggio, contrapposizioni per giustificare l'inerzia. Siamo tutti chiamati ad una forte assunzione di responsabilità e ad un serio impegno, ognuno per le proprie competenze, per far prevalere su tutto gli interessi della nostra regione e delle nostre popolazioni. Ritengo necessario, pertanto - conclude Oliverio - sottoporre alla vostra valutazione l'opportunità' di assumere una iniziativa unitaria anche in sede parlamentare, al fine di rendere ancora più efficace la sollecitazione al Governo perché venga finalmente prestata la dovuta attenzione alla grave situazione di dissesto idrogeologico della nostra regione, attraverso il finanziamento di un piano di difesa del suolo e di sistemazione idrogeologica, di concrete misure di sostegno agli enti locali per la copertura degli impegni finanziari assunti e da assumere per far fronte all'emergenza e perché siano messi nelle condizioni di dotarsi degli strumenti tecnici ed operativi necessari ad una costante cura del territorio e alla prevenzione dei rischi. Confido nella vostra consueta sensibilità e colgo l'occasione per salutarvi cordialmente".