La Camera di commercio di Cosenza approva il bilancio sociale e di genere

Cosenza Attualità

Dopo l’approvazione del Bilancio di Previsione 2017 conseguita con l’unanimità dei presenti, per la prima volta nella storia della Camera di Commercio di Cosenza, il Consiglio camerale ha approvato due importanti strumenti di verifica della propria attività amministrativa: il Bilancio Sociale, che sarà presto certificato, e il Bilancio di Genere. Due documenti estremamente utili che rendicontano le azioni programmate e attuate nel primo biennio sotto la presidenza di Klaus Algieri.

Strumenti virtuosi che mettono in evidenza la grande opera di trasparenza, partecipazione, equità, efficienza e responsabilità promossa da tutte le componenti associative che governano in concorso l’Ente camerale cosentino.

Le approvazioni dei diversi documenti di resoconto dimostrano, con il Bilancio Sociale, la capacità dell’Ente di rendere comprensibile all’opinione pubblica e agli imprenditori del territorio la lettura delle attività intraprese, oltre ai tanti vantaggi che la Camera di Cosenza ha messo in campo per promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aziende.

Per quanto riguarda il Bilancio di Previsione 2017, vanno sottolineati i tre punti fondamentali che il Presidente Algieri ha presentato al Consiglio per illustrare l’impostazione data al documento economico di previsione: lo stato di messa in sicurezza del Patrimonio dell’Ente camerale; il taglio dei costi per la gestione della macchina amministrativa; una conseguente economia di spesa che consentirà nuovi investimenti da indirizzare alle imprese per un sostegno concreto allo sviluppo del territorio, con numeri che vanno al di sopra della media nazionale.

Infatti, attraverso quanto contenuto nel Bilancio di Previsione 2017, la Camera prevede di poter abbattere per il prossimo anno gli oneri di funzionamento della propria struttura amministrativa con un dato che sarà pari al 31,47% del totale degli oneri correnti, un ottimo risultato, specie se si considera il dato della media nazionale, che è pari al 37,51%, e in controtendenza al 42,54% dei costi camerali registrati dall’Ente negli anni precedenti

Un risparmio che, nonostante i tagli imposti dalla Riforma del sistema camerale che hanno portato il diritto a scendere al 50%, non fermerà l’azione di sostegno della Camera di Commercio a favore delle imprese.

Un limite che non fermerà l’azione dell’Ente a favore delle imprese, tanto che per il prossimo anno la Camera ha previsto un indice di intervento economico pari al 29,31% del totale degli oneri correnti, maggiore del 22,69% registrato come media nazionale e del 21,88% stabilito negli anni precedenti dalla stessa Camera.