Cropalati: “Identità e memoria", l’importanza del dialetto
Un’interessante azione formativa e informativa realizzata è stata realizzata presso l’ammodernata biblioteca comunale di Cropalati. Un incontro di tipo intergenerazionale. Un’iniziativa sociale, oltre che culturale, finalizzata a mettere in risalto l’importanza della biblioteca, che deve essere utilizzata non solo come luogo di conservazione e consultazione dei volumi che detiene ma anche come centro di aggregazione sociale in cui è possibile confrontarsi e interagire.
Il bisogno di una concreta rivalutazione del dialetto. La necessità di aprirsi al territorio di appartenenza. Questo l’incipit della valida e ben strutturata mattinata cropalatese dal titolo “Identità e memoria. Alla riscoperta della cultura territoriale”,
Coordinati dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, sono intervenuti vari ospiti, anche provenienti da altri centri del basso Jonio cosentino. Il sindaco della cittadina pre silana, Luigi Lettieri, ha parlato del potenziamento della biblioteca, avvenuto grazie a un apposito progetto finanziato dalla Regione. Lettieri, inoltre, ha evidenziato l’azione sinergica di quattro “grandi famiglie”: la scuola, l’Amministrazione comunale, la parrocchia e i Carabinieri. Il Primo cittadino, inoltre, ha sottolineato che “non bisogna vergognarsi di parlare la lingua dialettale. Anzi. Essa rappresenta una ricchezza culturale. Le nostre tradizioni”, ha commentato “vanno portate avanti”.
Il vicesindaco Achiropita Ruperto, ha fatto notare che “attraverso la collaborazione con la scuola si farà rivivere la biblioteca comunale”. L’amministratrice locale ha sottolineato che, grazie al progetto “Biblioteca: bene comune”, finanziato dal Fondo per la cultura Regione Calabria, recentemente sono stati acquistati nuovi libri di autori locali, piccoli arredi per una migliore funzionalità del centro, ma si sta procedendo al potenziamento della digitalizzazione dell’archivio della stessa biblioteca, all’interno della quale vi sono computer moderni con connessione a Internet. Insomma, una struttura in cui fare cultura, in chiave moderna.
Il Vicario dell’Istituto comprensivo “B. Bennardo” di Cropalati-Caloveto-Paludi, Vittoria De Luca, ha evidenziato che da gennaio partiranno nuove e interessanti iniziative all’interno della biblioteca comunale; ha parlato della valorizzazione delle origini e del dialetto “che rappresenta le nostre radici”. A giudizio dell’insegnante il dialetto, a volte, riesce più dell’italiano a meglio rappresentare lo stato d’animo.
Allo scopo di sottolineare quest’ultimo aspetto è giunto a Cropalati il poeta rossanese Pietro Pometti, che ha declamato e commentato numerose poesie in vernacolo. Lo stesso cultore della poesia ha illustrato la definizione di tanti vocaboli dialettali, ormai poco conosciuti. Il professore Pometti ha spiegato che “il calabrese è unico, ma da paese a paese, a volte addirittura da un rione all’altro, variano gli accenti”.
Nel corso della manifestazione Serena Mammoliti, allieva dell’Istituto musicale “Donizetti di Mirto”, con il suo organetto ha deliziato la folta platea. Ad arricchire la giornata un intervento artistico-culturale da parte dei docenti Carmela Arcidiacone e Mannina Fontana dell’Istituto comprensivo Crosia Mirto che, insieme ad alcuni alunni della stessa scuola guidata dalla dirigente Rachele Donnici, hanno illustrato un proprio lavoro, vale a dire alcuni tableaux vivants del Codex Purpureus Rossanensis.
La giornata si è conclusa con intermezzi corali a cura degli studenti Istituto comprensivo Cropalati-Caloveto-Paludi, guidati dal docente di musica Salvatore Mazzei.